Il «buon cazzone» era lAnselmo Bordigoni (alias Tino Buazzelli nello sceneggiato tv del 78) protagonista del Balordo di Piero Chiara. Ma nel mondo letterario cè anche il «buon cazzeggiatore». Ed è lopposto dellaltro: quanto il primo era solitario, silenzioso, menefreghista, sobrio e musone, tanto il secondo era salottiero, chiacchierone, informatissimo, frivolo e spiritoso. Soprattutto spiritoso, visto che è passato alla storia come un big dellumorismo, ancorché umorismo inglese, quindi di grana talmente fine, per i palati continentali o addirittura latini, da risultare a volte insipido.
Si chiamava Jerome Klapka Jerome (1859-1927) e, dopo aver iniziato senza troppa convinzione la carriera teatrale, decise di dedicarsi al «dietro le quinte» dello humor britannico, quella bizzarra combinazione di cinismo, understatement, disincanto e presa per i fondelli che abbiamo imparato a conoscere nei libri, nei film e negli sketch televisivi. Affilate le unghie con Pensieri oziosi di un ozioso, mister JKJ diede poi libero sfogo alla sua verve stralunata con Tre uomini in barca e Tre uomini a zonzo, letture che, incautamente, le vecchie professoresse dinglese consigliavano agli studenti, una trentina danni fa. Incautamente perché, tra le righe della burla apparentemente fine a se stessa, quel furbacchione infilava anche alcuni colpi sotto la cintura e persino certe strizzate docchio al principe degli argomenti tabù: il sesso.
Proprio il sesso, o meglio, puritanamente, il rapporto diciamo così «istituzionale» uomo-donna, quello regolato dal fidanzamento, dal matrimonio e dai conseguenti marmocchi, è il tema sottotraccia, ma esplicitato nel titolo, di Cura e manutenzione della donna (Mattioli 1885, pagg. 86, euro 9,50, a cura di Cecilia Mutti) che riunisce cinque variazioni sul tema tratte dai Pensieri oziosi di un ozioso e da Second Thoughts of an Idle Fellow, cioè «I ripensamenti di un ozioso», mai tradotto in Italia.
Ed è subito cazzeggio, come dicevamo. Un cazzeggio che si rivolge al lettore con in una mano il bicchiere di cherry e nellaltra un buon sigaro. E assume diverse colorazioni. Per esempio il rosso rubino della satira: «Ad Amleto ci vollero un padre assassinato, una fidanzata annegata, una madre violata, un fantasma e un Primo Ministro massacrato per esternare il proprio dolore negli stessi soliloqui che oggi, da qualche poeta moderno minore, potrebbero tranquillamente essere messi in bocca a una ragazzetta frustrata o a un magnate dellindustria temporaneamente in rovina!». Oppure il rosa confetto dellamore coniugale: «Non dare a tua moglie occasione di criticarti prima che si sia abituata a te e ai tuoi difetti. \ La luna di miele è il microscopio matrimoniale per eccellenza. Tu lo devi destabilizzare. Confondere lattenzione con altre cose. Annebbiare la vista con altri interessi. \ Tra laltro, ricorda che un uomo risulta sempre più attraente nel pieno dellattività, e una donna invece è al suo peggio». O ancora il giallo illuminante destinato ai costumi altrui, degli americani soprattutto: «Sono felice di non essere un marito americano. \ A noi, qui in Europa, si presentano tantissime occasioni per osservare la tipica moglie americana \ e possiamo conoscerla, conversare con lei, flirtare con lei. È affascinante, deliziosa. \ Se solo il marito americano sapesse quantè simpatica sua moglie lascerebbe subito perdere gli affari e correrebbe qui a vedere cosa sta combinando».
E infine lazzurro intenso della bellezza sempre in fiore, autentica pietra filosofale di ogni donna, laddove si preconizza addirittura la chirurgia estetica: «In futuro non esisteranno neanche più le donne sopra i venticinque anni.
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