«Under 13»: a teatro assieme a mamma e papà

Il programma, curato da Paola Rotunno, propone allestimenti di classici e di autori contemporanei nella versione «ridotta» per il pubblico dei ragazzi

Laura Novelli

Portare i bambini e i ragazzi a teatro significa educare il pubblico adulto di domani e costruire esperienze di crescita e di condivisione. Tanto più se a farlo sono mamma e/o papà, accompagnatori che non temono confronti in fatto di vicinanza emotiva e affettiva. Ecco dunque che una rassegna come «Under 13», attesa alla Sala Umberto a partire da questa domenica (con appuntamenti domenicali fino a metà dicembre), rinnova il suo invito alle famiglie capitoline proponendo, per il nono anno consecutivo, la formula vincente «a teatro con i genitori». Il cartellone della vetrina, curata da Paola Rotunno ed organizzata dal Centro Associati Spettacolo con il contributo del Comune, è anche stavolta ricca di eventi importanti, che pescano nel mare magnun della produzione per i «grandi» lavori adattabili e accessibili anche ad un pubblico in erba.
Tre sembrano i filoni privilegiati quest’anno: i classici rivisitati con piglio fresco e moderno, la scrittura contemporanea, l’invenzione fantastica e visionaria. Nel primo «contenitore» vanno a collocarsi opere che non hanno bisogno di presentazione. La Tempesta di Shakespeare, diretta da Lorenzo Salveti, figura come titolo d’apertura (domenica 5); titolo che promette, complice il nutrito cast, un intrigo fascinoso di magia, amore, esotismo, riflessione politica e umana dove la straordinaria scrittura del Bardo risplende per musicalità e arguzia. Sempre di Shakespeare è il Riccardo III in versione assolutamente odierna che Filippo Dini e la compagnia Gloriababbi Teatro presentano domenica 26 novembre: intrighi di corte, omicidi efferati, losche trame d’inganni e violenze danno corpo qui ad una puntuale metafora del male e dell’ambizione che suona come un monito imperituro e sapiente. Alla tradizione partenopea attinge invece Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta nella consolidata rilettura di Antonello Avallone, anche interprete di questa celebre commedia condita a furia di macchiette e colpi di scena che mescola, con grande brillantezza di ritmo, la storia della squattrinata famiglia di Don Felice e approdi vagamente surreali (la vedremo domenica 12). Sul fronte della drammaturgia più radicata nei nostri giorni, troviamo due allestimenti che, sebbene molto diversi tra loro, riguardano entrambi l’adolescenza e l’immaginario giovanile: in cartellone il 19 novembre c’è il monologo Zero di e con Massimiliano Bruno (regista Furio Andreotti), storia di sei ragazzini che condividono amicizia, giochi e sogni della loro età ma che si trovano costretti a condividere pure l’appartenenza ad una Calabria vendicativa, malavitosa e inquietante; il 17 dicembre approda invece alla Sala Umberto Daniele Formica con il suo Erratic, viaggio alla riscoperta di sé e delle proprie radici dove l’attore-autore-regista ripercorre una giovinezza in bilico tra vissuto personale e valori collettivi (in chiusura di rassegna, il 17 dicembre).
Tutt’altro stile è quello, infine, che ormai da anni contrassegna la produzione di Ennio Marchetto, fantasista e «maniacale» manipolatore di carta che, domenica 10 dicembre, offrirà al pubblico in sala il meglio del suo trasformismo colorato e immaginifico, in un compendio di successi (e di successo) ideato insieme con Sosthen Hennekam.
C’è inoltre da dire che tutti i lavori iniziano alle 15.30 e hanno una durata di circa un’ora.

Motivo in più per ritagliarsi un angolo di tempo libero in cui divertirsi intelligentemente e aiutare questi nostri adorabili figli del terzo millennio a capire che, al di là della televisione, della play station e delle carte Magic, c’è molto - anzi moltissimo - di più.
Informazioni e prenotazioni allo 06/6794753 e sul sito www.salaumberto.com.

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