Un’Unione di fatto molto divisa

Un’Unione di fatto molto divisa

A piazza Farnese l’adunata contro i valori cattolici. Queste le intenzioni dell’Arcigay. La manifestazione di domani «Diritti Ora!» del movimento omosessuale assume connotati ideologici e alza steccati sempre più marcati. Specie dopo le dichiarazioni di qualcuno degli organizzatori, Alessandro Cecchi Paone ma non solo, che ha affermato: «Festeggeremo la fine del regno di Camillo Ruini, un prete che ha fatto danni spaventosi alla società civile e al mondo scientifico».
Di questo clima intimidatorio ne fa le spese perfino la vicesindaco Maria Pia Garavaglia che, dopo aver detto no a piazza Farnese, è tacciata di «arretratezza culturale» e «scarsa sensibilità» dal Circolo omosex Mario Mieli. Ieri ha annunciato l’adesione alla manifestazione anche la Cgil di Roma e del Lazio. Significativo l’invito agli iscritti rivolto dal segretario generale Walter Schiavella: «Care/i Compagne/i, come avete visto la discussione per l’approvazione del riconoscimento dei Dico subisce un rallentamento. Non possiamo assistere passivamente ad un tentativo di minare la laicità dello Stato. Data l’importanza dell’iniziativa vi invito a una partecipazione che veda la presenza visibile della Cgil». Fra i cattolici finora l’unica adesione di rilevo è quella del consigliere provinciale Luca Nitiffi dei Dl. Piovono appoggi all’Arcigay invece dall’Unione. Ieri ha annunciato la presenza a piazza Farnese l’assessore all’Agricoltura della Regione Daniela Valentini dei Ds: «I diritti delle persone non hanno né tempo, né sesso, né età, né colore, non possono essere sottoposti alle priorità dettate da un’agenda politica. Per questo la Regione sarà una protagonista in grado di tutelare diritti e libertà negati».
Il centrodestra replica con parole di fuoco. Sotto accusa soprattutto il patrocinio e il sostegno logistico del Comune alla manifestazione. Il deputato di Forza Italia Francesco Giro ha scritto a Veltroni: «Non vogliamo entrare nel merito di un aspro confronto pubblico e parlamentare. Ma il diritto di manifestare non può ledere il rispetto che si deve alle opinioni di chi la pensa diversamente». Poi una stilettata a Cecchi Paone: «Se le dichiarazioni dei promotori della manifestazione Arcigay hanno un senso, con l’attacco violento rivolto al cardinale Ruini, noi ci troviamo di fronte a una grave lesione di questo rispetto». «Come si fa a patrocinare a nome del Comune, quindi di tutti i cittadini, - si chiede il capogruppo di An Marco Marsilio - una manifestazione a sostegno di un provvedimento che vede metà della città contraria?».

Il vicesegretario del consiglio regionale, Bruno Prestagiovanni, An, rileva che Marrazzo è «succube dei radicali della sinistra». Ambigue le posizioni del centro. Tutti i consiglieri Udeur, da Leopardi a Ciaraldi, si dichiarano contro i Dico, «ma alla fine restano aggrappati come fuscelli alla maggioranza» ironizza Prestagiovanni.

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