Il superG femminile ha chiuso ieri il programma dello sci alpino alle Universiadi di Torino e per l'Italia non poteva davvero finire meglio: Giulia Gianesini ha vinto l'oro, Alessia Pittin l'argento e Camilla Alfieri, grazie al quarto posto, dopo quello del gigante si è presa anche l'oro in combinata. Sono così cinque in tutto le medaglie vinte dagli universitari italiani, perché Aronne Pieruz, giovedì scorso, aveva vinto il gigante maschile.
È sempre difficile conciliare lo sport e lo studio, ma per gli sciatori lo è in modo particolare, perché la stagione agonistica coincide esattamente con l'anno scolastico e inoltre nelle località di montagna sono ancora troppo poche le scuole che agevolano gli atleti. Chi vuole andare avanti con lo sci deve quasi sempre fare una drastica scelta e spesso rinunciare a continuare gli studi. Chi riesce, con grandi sacrifici, ad arrivare alla maturità, non si iscrive poi all'Università, sperando di sfondare nello sci e in ogni caso puntando per il futuro ad attività, spesso legate allo sci e alla montagna, che non richiedono la laurea. Tanto di cappello dunque ai medagliati di Bardonecchia.
Giulia Gianesini, la ventiduenne vicentina (vive a Gallio) che ieri ha battuto tutte in superG, fa parte del gruppo 2 della nazionale italiana, ha già partecipato a gare di coppa del mondo ed è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza a Trento: «Finora un solo esame, ma non mollo, voglio andare avanti, per ora con calma perché conciliare sci e studio è quasi impossibile, ma in futuro vorrei laurearmi. Quella di oggi è stata una bella vittoria, in superG non ero mai andata così bene». Prossimo impegno la coppa Europa in Bulgaria, sperando un giorno di riconquistare un posto in coppa del mondo.
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