Roma - Esce dal carcere, ma sarà detenuto presso il domicilio, Alessandro Morini, 29 anni, l'autista dell'Atac che il 19 dicembre scorso, mentre alla guida di un bus sotto l'effetto della cocaina, ha investito ed ucciso Gino Anselmi, automobilista di 66 anni, in via Isacco Newton nel quartiere Portuense. Lo ha deciso il gip Marcello Liotta il quale ha convalidato oggi il fermo ed interrogato Morini nel carcere di Regina Coeli.
L'autista dell'Atac, accusato di omicidio colposo aggravato dal consumo di sostanze stupefacenti, si è detto addolorato per quanto accaduto ed ha espresso cordoglio alla famiglia di Anselmi. Sulla concessione degli arresti domiciliari si era detto favorevole il pm Giuseppe De Falco, titolare degli accertamenti. Tale misura, secondo il pm, consente di impedire che l'autista possa tornare di nuovo a guidare ancorché il proprio mezzo privato, cosa che un semplice ritiro della patente non scongiurerebbe. Morini è difeso dagli avvocati Piero Galassi e Alessandro Borrello.
Alemanno: decisione sbagliata "Ritengo la decisione del giudice sbagliata perché è troppo
presto per concedere i domiciliari all'autista che, guidando in stato di alterazione per droga, ha ucciso il signor Anselmi", ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, uscendo dalla funzione funebre di Gino Anselmi- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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