da Milano
Il passaggio degli uragani Katrina e Rita, con le forti ripercussioni registrate sui mercati petroliferi, non poteva non farsi sentire sui prezzi al consumo negli Stati Uniti. E infatti: in settembre linflazione ha fatto segnare il balzo maggiore - più 1,2% - degli ultimi 25 anni. Non poteva essere altrimenti, se si considera che i prezzi di benzina e altri prodotti petroliferi sono rincarati negli Usa del 12%, un livello record. Il dato core, quello cioè depurato dalle voci più volatili come alimentari ed energia, è tuttavia molto più rassicurante (appena più 0,1%), a dimostrazione di come le pressioni inflazionistiche rimangano tutto sommato sotto controllo e garantiscano sufficienti margini di manovra alla Federal reserve per proseguire sulla strada dei rialzi moderati dei tassi di interesse.
Luno-due portato dai cicloni non ha però colpito solo il fronte dei prezzi. La produzione industriale è crollata il mese scorso dell1,3%, la flessione peggiore dal gennaio 1982, per effetto soprattutto dei danni subiti dalle attività di estrazione nella zona del Golfo del Messico, dove lutilizzo degli impianti è sceso a quota 79,1% contro la soglia dell87% registrata in agosto.
Di difficile valutazione inoltre il comportamento dei consumatori americani.
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