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Usa, scarica 24 mp3 Maximulta da 2 milioni

Molti "pirati del web" avevano raggiunto accordi extragiudiziali che prevedevano risarcimenti compresi tra 3mila e 5mila dollari. Una signora del Minnesota, disoccupata e madre di quattro figli, ha rifiutato l'intesa: ma è stata punita in modo molto più pesante

Usa, scarica 24 mp3 
Maximulta da 2 milioni

Minneapolis - Scaricare musica da internet è una pratica molto diffusa nel mondo, anche se illegale. Si violano, infatti, le norme sui diritti d'autore. Fino a ora la linea di contrasto del fenomeno è stata quella di punire chi si "arricchiva" traendo profitto da un'attività illecita, o vendendo cd e dvd pirata, oppure mettendo in piedi una struttura (sito web o rete) atta a permettere il download illegale. Ultimamente, però, la battaglia contro la pirateria si sta intensificando anche contro chi scarica musica e film. Negli Stati Uniti una donna è stata condannata a un pesante risarcimento - 1,92 milioni di dollari - perché aveva scaricato 24 canzoni in mp3.

Per ogni canzone 80mila dollari Si è chiusa con una condanna e una risarcimento record una delle battaglie simbolo della lotta alla pirateria musicale. Jammie Thomas-Rasset, disoccupata e madre di quattro figli, accusata di aver scaricato 24 canzoni dal sistema peer-to-peer "Kazaa", dovrà risarcire le case discografiche con 1,92 milioni di dollari, oppure 80.000 dollari per ogni mp3. La Thomas-Rasset ha cercato di difendersi, dicendo che l’ex marito o i figli avrebbero potuto scaricare illegalmente i brani, ma le sue scuse non hanno influenzato la giuria.

Una battaglia simbolica La donna è diventata suo malgrado la protagonista di una battaglia simbolica: citata dalla Recording Industry Association of America (Riaa), nell’ottobre 2007 era già stata condannata da una giuria del Minnesota al risarcimento di 220.000 dollari di danni, ma il giudice aveva ritenuito "spoporzionata" e "oppressiva" la decisione. Si era così andati al nuovo processo che si è concluso con una condanna ancora più pesante.

Accordi extragiudiziali Mentre tanti altri pirati del web avevano raggiunto accordi extra giudiziali che prevedevano risarcimenti compresi tra 3.000 e 5.

000 dollari, la signora Thomas-Rasset decise di rifiutare l’accordo e di proseguire la propria battaglia fino al processo.

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