Gian Maria De Francesco
da Roma
Profondo cordoglio per lattentato di Nassirya è stato espresso dai rappresentanti delle forze alleate presenti in Irak, in primo luogo Stati Uniti e Gran Bretagna. Lattacco è stato inoltre condannato dallUnione Europea.
«Sono addolorato per laccaduto», ha detto Kurt D. Volker, assistente del segretario di Stato Donald Rumsfeld e responsabile degli affari europei. Alla commozione per lepisodio e alla manifestazione di solidarietà si è aggiunta la sottolineatura dellimportanza di proseguire nella missione di sostegno della democrazia in Irak. «È importante - ha aggiunto Volker - che lItalia, che ha sempre mostrato una forte determinazione di aiutare il popolo iracheno, continui ad aiutarlo e mantenga la stessa volontà». In ambienti diplomatici statunitensi, infatti, si ha la sensazione che lattacco contro gli italiani possa essere «un atto deliberato per mettere alla prova» la fermezza della coalizione di centrosinistra sulla questione.
Anche lambasciatore Usa in Italia, Ronald P. Spogli, che ieri ha partecipato alla giunta di Confindustria insieme con il suo collega britannico Sir Ivor Roberts, ha effettuato una valutazione analoga a quella di Volker. «Voglio esprimere il cordoglio e la profonda partecipazione al dolore - ha dichiarato - perché penso di sapere bene quale sia il doloroso sentimento che agita i cuori in questa circostanza. Ma non dobbiamo mai dimenticare la nobile causa per la quale hanno perso la vita».
Analoghe le prese di posizione britanniche. A Londra il ministero della Difesa ha stigmatizzato lattacco terroristico. «Condanniamo - hanno fatto sapere da Whitehall - tutti gli atti di violenza concepiti per destabilizzare un Irak, forte, stabile e democratico». A questo proposito bisogna ricordare che lesercito britannico ha la responsabilità della parte meridionale dellIrak nella quale rientra anche la provincia di Dai Qar, sotto controllo italiano.
Lambasciatore in Italia Roberts ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie e agli amici del militare e dei due carabinieri («giovani coraggiosi») che hanno perso la vita. «Noi inglesi - ha ricordato - abbiamo perso più di cento soldati in Irak e sappiamo quanto è brutto». Lattentato di Nassirya, ha aggiunto, «è opera di chi non vuole la pace e la democrazia in Irak». Il diplomatico ha tuttavia ribadito che «questi eventi dovrebbero ricordarci che siamo lì per migliorare la vita della popolazione che ha patito decenni di sofferenze sotto il regime di Saddam».
Lalto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Javier Solana, ha esternato il dolore e lindignazione delle istituzioni di Bruxelles.
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