«Sono pronto a incatenarmi davanti alla sede della Regione Lazio perché non riesco a capire i motivi del veto che è stato messo a un’opera, la realizzazione del nuovo stadio, che porterebbe tanti benefici alla città, compresa la riqualificazione urbanistica dell’area attualmente occupata dal campo sportivo».
Così, martedì sera, il sindaco di Frosinone, Domenico Marzi, alla guida di una amministrazione di centrosinistra, ha tuonato in consiglio comunale, dichiarando la volontà di dimettersi entro febbraio. E ieri mattina il sindaco ha rincarato la dose contro lo stesso Marrazzo e l’assessore Bonelli, aprendo un caso politico senza precedenti, dopo che lo stesso Marzi aveva supportato la scorsa campagna elettorale per le Regionali. Ancora una volta sul banco degli imputati è finita la volontà della Regione di osteggiare l’operazione che consentirebbe a Frosinone di avere uno stadio moderno e ampio, al posto di quello attuale, così vecchio che qui lo chiamano «Matusa» e ubicato proprio nel bel mezzo della città.
Un’operazione che il Comune vuol realizzare con i privati (altrimenti le casse dell’ente non ce la farebbero) e che il consiglio comunale ha votato, con la piena condivisione della minoranza. «Non posso tollerare – ha scritto ieri mattina Marzi a Marrazzo – che la volontà del consiglio comunale possa essere oltraggiata da posizioni pretestuose offensive della dignità del Sindaco e del Capoluogo. Ti comunico che decorsi 5 giorni dalla presente, persistendo la condotta ostruzionistica, mi vedrò costretto ad assumere iniziative conflittuali con il mio stile di vita».
Il sindaco di Frosinone invita ironicamente Marrazzo ad assistere domenica all’incontro di calcio Frosinone-Napoli dalla tribuna del vecchio stadio «dove se crederai potremmo ospitare l’assessore Bonelli per il trattamento sonoro di riguardo che sarà loro riservato». Il che, tradotto, significa una bordata di fischi da parte dei cittadini, stanchi di ritrovarsi blindati in casa ogni volta che il Frosinone gioca in casa, per motivi di ordine pubblico. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la partita di domenica: a Frosinone arriva il Napoli con almeno mille tifosi al seguito e altrettanti senza biglietto che cercheranno di entrare allo stadio. Le forze dell’ordine hanno già fatto sapere che almeno 500 agenti blinderanno la città: auto vietate, residenti chiusi in casa, esercizi senza clienti.
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