Al contrario di quanto annunciato nei giorni scorsi, nellultima bozza del Piano nazionale vaccini (Pnv) 2008-2010 non vengono inclusi tutti i vaccini: sono privilegiati quelli delletà evolutiva (pediatria), mentre vengono trattati solo marginalmente quelli delladulto e dellanziano. «Questo è sicuramente discriminante - spiega il vicepresidente della commissione Sanità del Senato Cesare Cursi - perché, secondo il concetto, ormai acquisito dal ministero della Salute e dalle regioni, che soltanto i vaccini inseriti nel Piano entrano nei Lea (livelli essenziali di assistenza), si rischia di vedere esclusi dalla gratuità i vaccini destinati alla popolazione al di fuori delletà pediatrica, a meno che il Piano non venga integrato da ulteriori documenti». «In particolare - prosegue Cursi - per quanto riguarda gli adulti non vengono presi in considerazione tutti i richiami (antidifterite, antitetano, antipertosse, antipolio) e per gli anziani, mentre linfluenza e il tetano sono per lo meno riportati nel testo, lo pneumo-vaccino contro le meningiti delletà avanzata (bronchite e polmonite) non è affatto menzionato, così come gli altri vaccini che, seppur non ancora distribuiti, sono già regolarmente registrati o in corso di registrazione e saranno senza dubbio disponibili nel periodo in cui il Piano rimarrà in vigore, cioè fino al 2010». La varicella, inoltre, viene inclusa solo per ladolescente e non per il bambino, mentre invece stanno per essere resi disponibili due vaccini quadrivalenti (morbillo-parotite-rosolia-varicella), utilizzabili nella prima infanzia. La bozza del Pnv è stata approntata in fretta e ne viene anticipata lapprovazione, prima ancora dellaccordo Stato-Regioni: la commissione Sanità della Conferenza delle Regioni lo dovrebbe discutere assieme ai Lea, per una eventuale approvazione in Conferenza Stato-Regioni.
«Tuttavia - conclude Cursi - sarebbe più logico arrivare a un Piano nazionale per lerogazione gratuita di tutti i vaccini esistenti e di quelli in preparazione al momento della loro registrazione con offerta attiva in tutte le Regioni e per tutte le età: non esistono, infatti, in Italia differenze epidemiologiche rilevanti, tali da giustificare calendari diversi da Regione a Regione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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