Vaccino anti-papilloma per le dodicenni

Scatterà l’8 marzo, giorno della Festa della donna, il nuovo piano di vaccinazione contro il virus del papilloma (Hpv), spesso asintomatico ma causa della quasi totalità dei tumori che colpiscono il collo dell’utero. La vaccinazione riguarderà tutte le regioni italiane e dovrà essere esigibile su tutto il territorio nazionale dalle adolescenti, circa 270mila l’anno, dell’età di dodici anni. il virus si trasmette soprattutto attraverso contatti sessuali.
È quanto ha reso noto Donato Greco, direttore del Centro di controllo delle malattie (Ccm). Ad oggi sono due le regioni, Basilicata e Val d’Aosta, che hanno già iniziato l’offerta gratuita del vaccino anti-Hpv, mentre altre 11 regioni hanno definito una data di avvio della vaccinazione nel 2008. Lo scorso 20 dicembre la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il programma vaccinale, ripartendo 40 milioni di euro già stanziati precedentemente, più altri 30 milioni, che verranno distribuiti alle regioni entro gennaio, per un totale di 70 milioni.
«Ci sarà un periodo tecnico di tre mesi - ha spiegato Greco - in cui i governi regionali dovranno emettere le delibere necessarie, fare le gare d’acquisto per il vaccino e organizzare il piano di vaccinazione a livello territoriale con le Asl. Il diritto al vaccino dovrà essere esigibile su tutto il Paese a partire dall’8 marzo».
Intanto il Piemonte si spinge persino oltre: il prossimo anno la campagna di prevenzione dei tumori del collo uterino sul territorio regionale sarà persino più ampia di quella prevista nel resto del Paese: il farmaco verrà infatti fornito gratuitamente non solo alle dodicenni, come stabilisce il ministero della Salute, ma anche alle sedicenni. Lo ha annunciato l’assessore piemontese alla sanità, Eleonora Artesio nel tradizionale appuntamento con la conferenza stampa di fine anno. «L’iniziativa - ha spiegato Artesio - è stata pensata per raggiungere in metà tempo alla copertura delle popolazione a rischio. Inoltre - ha aggiunto l’assessore - per tutte le ragazze con età inferiore ai 18 anni il vaccino sarà reso disponibile nelle Asl a metà prezzo».
Anche l’Inghilterra cerca di prevenire il virus che si trasmette soprattutto attraverso rapporti sessuali e il servizio sanitario nazionale (Nhs) avvierà nel prossimo autunno un suo programma di vaccinazioni per le ragazze a partire dall’età di 12 anni.

Intanto, però, le cliniche private offrono già il servizio (a un costo di circa 750 euro) a bambine ancora più piccole: i vaccini possono essere somministrati infatti già a partire dai nove anni. Per essere efficace il vaccino deve essere somministrato prima della maturità sessuale, non necessariamente solo alle bambine: anche i maschi possono esserne infatti portatori sani.

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