Cronache

La Val Bisagno paga un’altra festa ai nomadi con cibi, bevande e spettacolo teatrale

Non sono servite a nulla le polemiche che suscitò, quasi un anno fa, la festa organizzata e patrocinata dal municipio IV della Valbisagno, dentro il campo rom di via Adamoli. Una decisione che allora suscitò imbarazzo tra i consiglieri d'opposizione, rabbia e sdegno degli abitanti della zona e che fu «controbattuta» dalla manifestazione organizzata dai consiglieri della Lega che, proprio di fronte al campo dove nel frattempo si cantava e ballava, si misero a regalare focaccia e vino agli abitanti della zona. E come un anno fa, anche in questa occasione a sollevare il caso della «festa bis», organizzata dalla stessa giunta con gli stessi rom, è Imma Serra, consigliera Pdl del municipio di Molassana: «Anche quest'anno, esordisce Serra, la giunta ha deciso da sola e, in tutta fretta, si appresta ad organizzare un'altra festa per i nomadi della zona». Una manifestazione che secondo la consigliera offenderebbe la dignità delle tante persone che non arrivano a fine mese. «Addirittura quest'anno hanno deciso d'ingrandire la manifestazione - continua Serra - infatti se l'anno scorso stanziarono soldi per cibi e bevande, quest'anno organizzeranno uno spettacolo teatrale». Le lamentele della focosa consigliera non si limitano solo ai finanziamenti per la festa, ma sono rivolte anche al modo in cui tale decisione è stata presa. «Sapendo che non avrebbero trovato il totale appoggio, hanno deciso velocemente tre assessori (uno era assente) e per non portare la proposta in consiglio, accusa Serra, hanno deliberato da soli motivando il fatto che il presidente, Agostino Giannelli, appellandosi a un vecchio decreto del 2000, per motivi d'urgenza proponeva espressamente di dichiarare le delibere immediatamente eseguibili, cosa che naturalmente la giunta approvava all'unanimità».

Un comportamento che la consigliera definisce vigliacco ma che, secondo la stessa, avrebbe i giorni contati: «La maggioranza si sta sgretolando con le proprie mani - conclude Imma Serra -, a tempo debito sfiduceremo l'intera giunta».

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