Vale alle costole di Stoner vuol rinviargli la festa iridata

Motogp del Portogallo: Hayden in pole, poi il leader mondiale e Rossi. Capirossi polemico con la Ducati

da Estoril

Spettacolo, finalmente. Dopo tre appuntamenti dominati dallo strapotere di Casey Stoner e della sua Ducati, così superiori da rendere noiose prove e gare, le qualifiche del GP del Portogallo, che potrebbe già assegnare il titolo all'australiano, ha regalato adrenalina ed emozioni. Fornendo spunti interessanti. Il primo: se Stoner è in testa al mondiale con 85 punti di vantaggio è perché ha moto e gomme fantastiche, ma, soprattutto, perché è un pilota straordinario, capace in questo momento di fare la differenza. Il secondo posto conquistato ieri ne è una prova schiacciante, perché la seconda moto gommata Bridgestone, (la Honda di Melandri) è settima a otto decimi e la seconda miglior Ducati, quella di Barros, è addirittura quattordicesima staccata di 1"2 da Stoner. Insomma gomme e moto da sole non bastano. Il secondo spunto riguarda Valentino Rossi, sempre grande. In difficoltà nelle ultime gare, tanto da far ipotizzare di aver imboccato il viale del tramonto, il campione della Yamaha si conferma fuoriclasse appena gomme e moto glielo permettono, dimostrando che la mancanza di risultati era dovuta solamente a difficoltà tecniche.
È terzo Valentino, staccato di un niente dalla pole di Hayden e dal secondo posto di Stoner e con un passo gara vicinissimo a quello dell'australiano. Come dire che per Casey sarà difficile totalizzare i 15 punti in più rispetto a Valentino che gli consentirebbero di chiudere il mondiale. «Questa volta siamo veloci - conferma il sette volte iridato - la moto va bene e le Michelin sono decisamente più competitive. Ce la possiamo giocare».
Dalle prove di questo GP è emerso anche che Nicky Hayden, uno dei campioni del mondo più bistrattati, non è poi così scarso. Nonostante una Honda poco competitiva, Hayden non si è mai arreso e mentre il più stimato compagno di squadra, Daniel Pedrosa, se la prendeva prima con la moto, poi con le Michelin, lui ha continuato a lavorare cercando di ottenere il massimo con ciò che ha a disposizione e la prima pole della stagione lo ripaga di tante amarezze. In gara difficilmente lotterà per la vittoria, perché non ha il passo di Stoner e Rossi, e nemmeno di Pedrosa, ma intanto si gode questa soddisfazione sulla pista dove l'anno scorso venne incredibilmente abbattuto dal compagno di squadra.
L'ultima considerazione emersa dalle prove del GP del Portogallo, riguarda purtroppo Loris Capirossi, quindicesimo e staccatissimo.

«Vorrei essere da un'altra parte - si sfoga Loris - continuo a chiedere spiegazioni agli ingegneri, ma sembra che non ce ne siano. Io penso, anzi sono sicuro, di essere quello di prima, ma non riesco a venire fuori dai problemi». In Ducati, assicurano che la moto è identica a quella di Stoner: del resto, perché non lo dovrebbe essere?

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