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C'è un pulsantino, levetta, insomma un coso da pigiare, spostare e azionare che, pur essendo di una semplicità infinita, solo in pochi volenterosi si ostinano ad utilizzare. Eppure 'sto coso, nella sua evidente praticità, era stato un primo nobile figlio dell'epoca tecnologica che tanto ci affascina e strattona, sculettando, a seguirla nel futuro. Soprattutto, era stato molto utilizzato in passato, perché terribilmente utile. Oggi succede però che il pulsantino, la levetta, 'sto coso da pigiare e spostare su e giù, a destra e sinistra, non lo si usi mai. Perché in auto guidare è diventato un di più: prima vengono altre cose da fare nell'abitacolo, poi, sì, in effetti, si guida anche. Troppe le attività digito-elettroniche che ci distraggono. I mancini con mano sinistra artigliata sui palmari. I destri sempre con mano sinistra perché la destra è occupata a regolare il climatizzatore mentre chiamano col telefonino o sono presi a messaggiare o a tweettare con lo smartphone. È diventato terribilmente vintage indicare la direzione usando le frecce. Sanno di vecchio e di indiani, sanno di John Wayne e film western e chi li guarda più i film western?
Adesso è un calcolo probabilistico stabilire dove voglia andare quell'auto alla rotonda o allo svincolo. Non sappiamo se rallentare, se proseguire sereni, perché destra o sinistra questo è il problema e perché chi sta anche guidando è troppo preso dalle altre cose.

Abbiamo sempre così tanto tempo per titillare pulsanti e pulsantini che ci circondano come questo qui del menù che resetta l'orologio dell'autoradio che non si capisce perché è sempre così complicato; o come quest'altri del climatizzatore automatico e del navigatore e dell'abs e dell'airbag on e off e del ricircolo aria e dello spannamento vetri che alla fine, massì, vado a destra senza freccia e alla fine, ma no, anche lui sta andando a destra e... E c'è sempre qualcuno con uno smartphone che riprende la scena del botto.
twitter@bennycasadei

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