L’ombra di famiglia a volte oscura troppo. Specialmente se accompagnata da cognomi doppi e tripli, blasoni, eredità. Telma Ortiz Rocasolano è una professionista impegnata, che lavora per una organizzazione non governativa spagnola. Ma la sorella Letizia Ortiz in Borbone, moglie del principe Felipe, sarà regina di Spagna: non c’è partita. E così Telma ha deciso di lasciare la Spagna per le Filippine. Il Sud Est asiatico, lontano lontano, forse basterà per dimenticare la «pressione mediatica» insopportabile, la privacy sempre sotto assedio, i pettegolezzi e le invasioni di campo. Quindi via, con il compagno Enrique Martin Llop e la piccola Amanda, anche loro tormentati dai fotografi.
La sorellina si è sentita pure beffata. Non solo i paparazzi hanno perseguitato lei ed Enrique fin dai primi vagiti di Amanda, nella primavera scorsa; Telma ha perso la causa in tribunale contro una cinquantina di testate e, ora, dovrà pagare le spese processuali. Motivo: lei non è una persona «anonima», è un personaggio pubblico. Anche se non abbastanza pubblico da godere della tutela riservata alla principessa delle Asturie. Non le sono rimaste che le valigie. Forse nelle Filippine andrà meglio, l’ombra di Letizia non la inseguirà.
La fuga è l’ultima chance, per certe donne. Circondate da sorelle famose, inarrivabili, perfette. Sorelle che amano e un po’ non sopportano, perché il confronto c’è, sempre, un ritornello ascoltato da una vita, un sibilo, un sussurro. Loro sono le sorelle di: quelle che non saranno famose. O comunque molto, molto meno. Valeria Bruni Tedeschi è attrice, regista e produttrice di successo. Niente da invidiare alle passerelle di Carla, ormai, però avrebbe puntualizzato: «Non sono la gemella di mia sorella, sono sempre stata una donna libera». Ognuna ha la sua carriera, il suo fascino. Eppure alla prima di Actrices, di cui Valeria era regista e interprete, Carla non si è fatta vedere. Avrebbe distratto critici e fotografi dal film della sorella? Che poi le donne non sono mai contente, e anche Carlà, già in versione première dame, ha confessato che i paragoni con Jacqueline Kennedy la lusingano, perché Jackie è sempre stata il suo mito, il modello che insegue da anni.
E anche lì Freud avrebbe da scandagliare parecchio, fra la divina Jackie e la sorellina minore Caroline, che come nome d’arte si è scelta il cognome del nonno materno, Lee, seguito dal cognome del marito, il conte di origine polacca Stanislaw Radziwill e così è diventata una celebrità, colta, ricca, elegante, ammirata. Però se si parla di stile, di classe, nessuno cita Lee Radziwill (alla quale stile e classe non sono mai difettate), l’icona è Jackie O. Punto.
Invidia? Tutte negano, subito. Sono sorelle, in fondo, certi legami sono ben più solidi del successo, della fama, delle folle adoranti.
Esempio: Pippa e Kate Middleton sono inseparabili. E Pippa non è gelosa che Kate sia la fidanzata del principe William, il più amato d’Inghilterra, il candidato al trono ideale per i sudditi di Elisabetta. Non le dà neppure fastidio di avere quel nome, d’altronde.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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