
"Camminate con gioia sulle orme di Cristo". Ecco il messaggio finale di Leone XIV al milione di pellegrini che ha partecipato alla messa finale del Giubileo dei giovani. Una straordinaria partecipazione per l'evento clou del Giubileo della speranza indetto da Francesco. E Prevost ha citato proprio il suo predecessore per rinnovare l'appello a non allarmarsi se c'è inquietudine interiore perché "se ci troviamo irrequieti, incompleti, desiderosi di senso e di futuro, non siamo malati, siamo vivi!".
La messa
Dopo la veglia di preghiera di ieri e la notte passata dai pellegrini nella spianata di Tor Vergata, la domenica è iniziata con l'arrivo del Papa che ha salutato i fedeli a bordo della sua jeep dopo l'atterraggio in elicottero. Salito sul palco-altare, Leone ha scherzato con la folla: "spero abbiate riposato". Poi ha subito invitato ad iniziare la celebrazione che, ha detto il Pontefice, "è il più grande dono che Cristo ci ha lasciato". Non solo pellegrini: a Tor Vergata hanno presenziato più di 7000 sacerdoti, 450 vescovi e 20 cardinali che hanno concelebrato. Nell'omelia il Papa si è soffermato sul significato dell'eucarestia ed ha invitato i giovani a riflettere sull'"incontro con Cristo Risorto che cambia la nostra esistenza, che illumina i nostri affetti, desideri, pensieri". La vita del cristiano, ha detto il pontefice, è segnata dall'aspirazione ad "un di più che nessuna realtà creata ci può dare". Prevost ha scoraggiato i giovani a saziare questa sede con "surrogati inefficaci" invitandoli a dare priorità all'incontro con Dio.
L'omelia
Come ormai fa di consueto, Leone ha alternato l'italiano ad alcuni passaggi in inglese e in spagnolo. Quest'ultimo è stato utilizzato per citare un passaggio di un discorso di Francesco pronunciato durante l'ultima Gmg di Lisbona. Prevost ha elogiato l'esperienza fatta dai pellegrini in questi giorni a Roma ed in particolare l'incontro con i coetanei e l'accostamento al sacramento della confessione al Circo Massimo. "La pienezza della nostra esistenza - ha detto il Pontefice - non dipende da ciò che accumuliamo né da ciò che possediamo. È legata piuttosto a ciò che con gioia sappiamo accogliere e condividere". L'omelia si è conclusa ricordando San Giovanni Paolo II e offrendo l'esempio dei futuri santi Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis che insegnano ad aspirare "a cose grandi, alla santità". "Ovunque siate - ha concluso il Papa - non accontentatevi di meno. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo".
Gaza e Ucraina
Al termine della messa, Leone XIV è entrato anche nell'attualità. "Noi siamo con i ragazzi da Gaza, Ucraina e da ogni terra insanguinata dalla guerra", ha detto in inglese.
Prima di tornare in Vaticano in elicottero, Prevost ha dato appuntamento ai giovani a Seul per l'edizione della Gmg prevista nel 2027 e che avrà come tema "Abbiate coraggio". Il Pontefice ha anche annunciato le date che saranno dal 3 all'8 agosto 2027. Per Prevost sarà la prima Giornata mondiale della gioventù da Papa.