LInter di oggi come la Juve di ieri? Il dibattito è aperto. Un lodevole sito internet ha svolto una ricerca bizzarra sulle stagioni di Luciano Moggi alla Juve: dal 1994/95 al 2005/06. Dodici anni che hanno battezzato quella Juventus la Juve di Moggi, come lAmerica di Kennedy, la Russia di Stalin, la Cambogia di Pol Pot. Wikipedia è andata a rivedere cosa successe dagli undici metri in quei dodici campionati, scoprendo che il numero dei rigori a favore o contro, tra le maggiori squadre Juventus, Milan, Inter e Roma, è talmente minimo da risultare irrisorio. La Juve in 12 stagioni si è vista assegnare 82 rigori, il Milan 93, lInter 80, la Roma 86. In quel periodo la squadra che riceve più rigori è il Brescia. Ma allora Luciano era veramente un amicone, e non è vero che come ha smesso di telefonare, la Juve ha smesso di vincere. In realtà la Juve di Moggi vinceva, questa deve sbattersi come tutte le altre, a volte pareggia, altre perde. Non è più la Juve di Moggi, è la Juventus e basta. Ma il solco con il passato è una voragine. Quasi nel bel mezzo di quei dodici anni spunta la stagione 1997/98, una delle più irreali nel romanzo del nostro campionato che la Juve vince con 5 punti sullInter, mentre il Milan non centra neppure lUefa.
CIRO CIRO Sesta di campionato a Torino, sull1-1 Bierhoff anticipa Rampulla e segna. Arriva Ferrara e ricaccia fuori la palla che ha scavalcato la riga di porta da una vita. Larbitro è Cesari e non convalida il gol del tedesco.
PAOLO IL CALDO Montero piace a tutti, duro e autorevole. Quindi mena. Alla 21ª giornata entra come un caterpillar su Montella in Juventus-Samp 3-0, Boskov schizza dalla panchina e urla: «Arbitro pagato Juve», che tradotto letteralmente può dare adito a equivoci. Ma Montero, per chi ha voglia di andare a rileggersi le cronache, è stato già salvato nella partita di andata con la Samp, a Bari e a Brescia. Alla 24ª rifila una gomitata a Helveg, Ceccarini vede e non punisce.
CASIRAGHI GOL Alla 28ª giornata, 5 aprile, Casiraghi che gioca nella Lazio, si catapulta a modo suo sul pallone, colpisce di testa con una violenza tale che mette paura a tutti, compreso Iuliano che respinge con il braccio in area, sarebbe rigore. Lo dicono proprio tutti. La Lazio comunque perde in casa 1-0 dopo che Luciano era uscito a sorpresa in settimana.
COLPA DI BOKSIC Il 19 febbraio la Lazio batte allOlimpico la Juve uno a zero, gol di Boksic. È landata di semifinale di coppa Italia, nel ritorno al Delle Alpi finisce 2-2, la Juve è fuori e a Luciano girano vorticosamente. A sorpresa indice una conferenza stampa e spiega che le romane sono delle privilegiate, larbitro Pellegrino è definito uno scippatore di vittorie, mentre la Juve è sola e attaccata: «Vittima di un isolamento doloso finalizzato a distruggerla mentre le squadre romane hanno il privilegio di sentirsi protette». Parola di Big, che aggiunge: «I messaggi che ho mandato sono arrivati agli indirizzi giusti». Questa è classe. Alcuni giornalisti partono con le strisciate dei favori ai bianconeri. Da leggere il commento di Giorgio Tosatti sul Corriere della Sera, o i resoconti di Roberto Renga sul Messaggero.
ULTIMI COLPI A Empoli replay della partita con lUdinese: Bianconi segna, la palla supera la riga di porta, Peruzzi le dà una bracciata quando ha superato nettamente anche la fila dei fotografi. Ma Rodomonti dice che è un salvataggio in piena regola e la Juve passa a Empoli.
APOTEOSI 26 aprile, Iuliano su Ronaldo, sfida celeberrima come Waterloo, Ceccarini butta fuori anche quel bonaccione di Gigi Simoni che gli dice: «Si vergogni». Juve 1-Inter 0, fine delle trasmissioni. La bizzarria è che un quotidiano torinese riceve e pubblica il referto arbitrale prima ancora che vengano diffuse ufficialmente le sanzioni disciplinati. «Ce lo ha raccontato un barelliere», dicono.
Nessuno si può paragonare a quel ciclo, siamo seri, certe cose non ricapitano più, non fanno più la Juve di Moggi come non fanno più la Coca Cola di una volta.
Ma ve lo ricordate chi era Moggi?
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