La vecchia fisarmonica diventa elettronica e va alla ricerca degli eredi di Piazzolla

Si svolgerà l’8 novembre, al Parco della Musica di Roma, il secondo Festival della V-Accordion. Un nome quasi esoterico che identifica in realtà la versione digitale, interamente made in Italy,della popolarissima fisarmonica, inventata a metà Ottocento, nelle sue diverse versioni, fra le quali le più note: quella tradizionale con i tasti, e quella a bottoni, comunemente chiamata «accordeon».
Tanta popolarità in tempi recenti la fisarmonica, senza Astor Piazzolla e il suo più illustre erede Richard Galliano, francese di nascita ma umbro d’origine, non l’avrebbe mai raggiunta, relegata com’è da sempre nell’ambito della musica popolare, e con una presenza abbastanza defilata nella pratica musicale. Stessa sorte sarebbe toccata molto probabilmente alla chitarra senza Andrés Segovia. Invece, la presenza di Piazzolla prima e Galliano poi, autentici fuoriclasse, hanno fatto emergere questo strumento, portato all’attenzione internazionale e perfino imposto - per così dire - ai compositori classici, alcuni dei quali hanno scritto concerti in piena regola per fisarmonica e orchestra ma anche brani cameristici inserendola in ensemble dominati dagli strumenti a corda.
Eredi di Piazzolla e Galliano già spuntano in ogni parte del mondo, Italia compresa (Castelfidardo, nelle Marche, vanta una fiorente industria delle fisarmonica),dove la cattedra di Fisarmonica è entrata di diritto nei Conservatori. Questa riscoperta ha allertato anche l’industria musicale che, per rispondere ad alcune esigenze man mano emerse, ha applicato l’elettronica alla fisarmonica, producendone una versione digitale.
La fisarmonica digitale ha le stesse caratteristiche di quella tradizionale, ma con possibilità enormemente dilatate, nel senso dei timbri moltiplicati all’infinito; è fornita di cuffia per lo studio privato, ha un peso notevolmente ridotto, la manutenzione del tutto annullata, e uno standard internazionale compatibile con tutte le altre. Questo nuovo strumento, prodotto dalla Roland,viene utilizzato e fatto conoscere, nella serata di sabato 8 novembre, da uno stuolo di solisti provenienti da ogni parte del mondo, che si esibiranno davanti a una giuria internazionale composta esclusivamente da fisarmonicisti ed accordeonisti. «Siamo l’unico festival mondiale completamente dedicato a questo strumento - spiega Luigi Bruti, direttore marketing di Roland Europe -.

Oltre a decretare il vincitore del concorso, durante la serata presentata da Alessandra Bellini si esibiranno ospiti di prestigio come Sergio Scappini, in duo con Joan Garrobè, e Mario D’Amario». Sabato 8 novembre, a partire dalle 21, alla Sala Petrassi del Parco della Musica. Ingresso libero.

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