Simone Mercurio
Origini caraibiche, natali inglesi Macka B, stasera in concerto a Villa Ada per «Roma incontra il mondo» (ore 22), è uno degli artisti reggae britannici più conosciuti allestero, interprete di uno stile che da sempre lo caratterizza nelle produzione delletichetta discografica leader del genere, la Ariwa records di Mad Professor.
Ventanni di carriera alle spalle e, nonostante siano ormai lontani i suoi tempi migliori, Macka B si distingue per le parole di saggezza e un approccio molto particolare a un «deejay style» molto pacato e riflessivo, oltre che a una attenzione alle composizione e ai contenuti assai maggiore di quella di molti suoi colleghi giamaicani.
Il suo stile è sempre «conscious», come dice lui, ovvero positivo, ed è sempre accomunato a ragione a quello del suo caro amico Tony Rebel di cui Macka è sempre stato considerato una sorta di equivalente britannico. Da un po di anni il musicista non collabora più in pianta stabile con Mad Professor e ha beneficiato del ritorno alla produzione della storica Jet Star label. Macka B nasce in una famiglia di immigrati giamaicani a Wolverhampton, cittadina inglese vicino Birmingham, ed ovviamente il reggae è sempre stato presente in famiglia, e da ragazzo Christopher MacFarlane (vero nome di Macka B) cominciò ben presto a fare il dj col sound system Exodus, convertendosi al rastafarianesimo, la cosiddetta «religione rasta».
Nell82 la sua fama inizia a crescere e una sua esibizione col sound system Wassifa attira lattenzione della Fashion Records, che stava per lanciare tutta la nuova scena del «fast style» inglese.
Il brano Bible Reader fu pubblicato nel 1985 e fu un vero successo nelle classifiche inglesi.
Dopo tredici dischi in due decadi di carriera, Macka B presenterà questa sera «Word sound & power» il suo ultimo disco, un lavoro ricco di spunti interessanti.
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