Dopo la cerimonia per ricordare luccisione del marito, brigadiere dei carabinieri, la vedova si è vista arrivare il conto delle spese per la lapide. Amareggiata e delusa, Bruna Volpi, vedova di Ruggero, ucciso nel 1977 a Genova mentre accompagnava un pericoloso detenuto, Cesare Chiti, da un carcere allaltro, si è sfogata puntando il dito contro il sindaco di Genova e con gli alti comandi dellArma. Quando le è arrivato a casa il modulo prestampato in cui si chiedeva alla famiglia di pagare la lapide e linstallazione, Bruna Volpi ha «sorriso amaramente», ha spiegato. «Non mi sono meravigliata. Devo dire che mia figlia cè rimasta male parecchio».
La vedova parla apertamente di mancanza di sensibilità da parte dellamministrazione comunale genovese e dellArma: «Da parte dellArma, della Regione carabinieri e dei suoi comandanti di Genova senzaltro, lo posso dire con il cuore stretto. Ma lo dico. E dal sindaco di Genova non ne parliamo». Non vuole rivelare quanto ha pagato la lapide: «non lo dirò mai. Labbiamo pagata e non vogliamo un centesimo da nessuno. La targa è nostra e va benissimo così».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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