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Veltroni chiede responsabilità a Cdl Bonaiuti: al voto non c'è alternativa Fini: discutere perdita di tempo

Continuano le consultazioni di Napolitano che punta a un esecutivo per la nuova legge elettorale. L'Udeur al Quirinale: "Niente governi tecnici, meglio le urne". Di Pietro sta con il Pd. Bertinotti: "Cambiamo la legge elettorale". Bossi: "Vogliono fregare Silvio". Il leader del Pd chiede "responsabiltà" agli avversari. Bonaiuti: "Solo le urne". E il Cavaliere: "E' già campagna elettorale"

Veltroni chiede responsabilità a Cdl 
Bonaiuti: al voto non c'è alternativa 
Fini: discutere perdita di tempo

Roma - Napolitano insiste sulla soluzione ponte. Nonostante i ripetuti appelli del centrodestra, che anche nel corso delle consultazioni sta spingendo per le urne, il Presidente è in pressing per convincere Silvio Berlusconi ad accettare la soluzione di un esecutivo istituzionale, caldeggiata dai maggiori partito di centrosinistra (Pd e Prc) per le riforme. Il Cavaliere ha già chiuso la porta, Forza Italia, An e Lega vogliono le urne in primavera, ma la moral suasion continua. Con la complicità dell'Udc che nicchia e non si chiude nessuna strada.

Mastella: "Al voto" Dopo aver fatto cadere il governo Prodi l'ex Guardasigilli Clemente Mastella continua il suo cammino di avvicinamento al centrodestra. Ricevuto al Colle da Napolitano il leader dell'Udeur ha detto "no al governo tecnico. Noi preferiamo il voto anticipato per aprire una nuova fase costituente". Ma ha aggiunto che se nei prossimi giorni si assistesse a "un miracolo" non si mostrerebbe "miscredente". "La crisi è talmente profonda che l’ingegneria elettorale non serve assolutamente" prosegue Mastella bocciando l’ipotesi di una riforma della legge che regola il voto.

Di Pietro: "Prima la riforma" L’Italia dei valori ribadisce di auspicare nuove elezioni a breve termine, ma fa sapere di essere "disponibile a un governo istituzionale, a brevissimo tempo, e solo per affrontare l’emergenza di riformare la legge elettorale". È quanto ha detto il leader del Partito, Antonio Di Pietro, durante le consultazioni con il capo dello Stato in seguito alla crisi di governo.

Verdi: "Ancora Prodi" I Verdi hanno chiesto a Napolitano di reincaricare Romano Prodi presidente del consiglio. Lo ha riferito Alfonso Pecoraro Scanio al temine dell’incontro al Quirinale. "Prodi - rileva Pecoraro - ha ricevuto la fiducia in una delle Camere, non bisogna interrompere il lavoro di risanamento economico avviato e bisogna impegnarsi per aumentare i salari e investire sui giovani, sui precari e sull’ambiente". Dunque Pecoraro ha chiesto un governo anche a termine che affronti le emergenze economiche e istituzionali del Paese e che parta dalla base dell’Unione.

Bertinotti: "Legge che faccia scegliere i cittadini" Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, è convinto che ora in Italia serva "una legge elettorale che consenta agli elettori di scegliere" e di conseguenza "a chi vince di governare". Lo ha detto a Reggio Emilia, prima di partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Modena e Reggio Emilia. A chi gli chiede un commento sulle consultazioni avute ieri con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Fausto Bertinotti risponde: "Ho trovato la conferma che abbiamo un presidente saggio". Ma sul futuro di chi dovrà governare il Paese, Bertinotti dice: "Penso che sarebbe bene che il Paese avesse la possibilità di votare con una legge elettorale che consenta agli elettori di scegliere, a chi vince di governare e ai partiti di ritrovare un rapporto forte con la società civile". E iul segratario del Prc Franco Giordano conferma la linea: "Un governo breve e di scopo per ottenere la legge elettorale. Ci deve essere un termine repentino e concordato per la fine della legislatura. Qualsiasi altra opzione è da escludere. Questo governo dovrà anche procedere alla redistribuzione dell’extragettito al lavoro dipendente, alla nostra gente".

Bossi: "Subito alle urne" Il leader della Lega, Umberto Bossi, torna a chiedere elezioni subito e indica Silvio Berlusconi come leader del centrodestra. A Vicenza per la sesta seduta del Parlamento del nord il Senatur afferma: "Prima hanno fatto fuori Prodi, adesso vorrebbero fare fuori Berlusconi. Quindi con un governo tecnico che coinvolge anche Berlusconi, che senza governare si troverebbe con la responsabilità. Bisogna vedere se ce la fanno, noi speriamo proprio di no e che si vada alle elezioni". Ai cronisti che lo attendevano a Villa Bonin Maistrello, Bossi ha detto di ritenere che il centrodestra si presenterà alle nuove elezioni con Berlusconi leader: "La sinistra ha paura di questo, ha paura che si vada alle elezioni e il popolo la spazzi via, ha paura di essere distrutta dai voti della gente".

Stop di Bonaiuti "Non c’è alternativa alle elezioni, perché l’Italia ha bisogno di un cambio immediato di marcia e per questo la gente chiede di tornare subito alle urne". Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, chiude così ancora una volta a ogni ipotesi di governo per le riforme e torna ad indicare il voto anticipato come l’unica strada per risolvere la crisi di governo.

Fini: "Nuova legge elettorale? perdita di tempo" "Perdere tempo discutendo di una legge elettorale che il Parlamento non è stato in grado di fare in 18 mesi significa non avere a cuore gli interessi nazionali". Lo ha detto il presidente di An Gianfranco Fini, ribadendo, da Reggio Calabria, la contrarietà del suo partito all'ipotesi di un governo a tempo per il varo di una nuova legge elettorale prima del ritorno alle urne. "L'Italia - ha aggiunto Fini - ha bisogno di un governo che affronti tanti problemi che ci sono. Un governo di transizione non può affrontare i problemi drammatici del Paese". "Se la legge elettorale - ha concluso - non è stata fatta sino ad ora, non vedo per quale sorta di miracolo dovrebbe maturare un accordo adesso".

Consultazioni Proseguono al Quirinale le consultazioni dei piccoli partiti. Pri e Dca-Mpa ritengono "inevitabile un immediato ritorno alle urne" ed esprimono "perplessità circa la possibilità di un governo istituzionale". "No alle elezioni subito, sì ad un governo di transizione che riformi la legge elettorale" chiede invece la SVP, secondo cui è auspicabile l’adozione "di una legge elettorale sul modello tedesco".

Marini ripete: "Non disponbiile" "Ripeto quello che ho già detto ieri, ho il mio lavoro. Non cambio idea. Comunque tutto è nelle mani del Capo dello Stato".

Lo ha detto il presidente del Senato, Franco Marini, riguardo all'ipotesi che lo vorrebbe alla guida di un governo tecnico, ponte istituzionale prima del voto per realizzare la riforma elettorale.

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