Roma

«Veltroni pensi anche a un secondo Gra»

«Veltroni pensi anche a un secondo Gra»

Rita Smordoni

«Se vuole il consenso di Forza Italia al Piano Regolatore, Veltroni deve accettare la nostra proposta di un secondo Raccordo Anulare, nuovi collegamenti della metropolitana e il raddoppio delle consolari ormai al collasso». Lo ha affermato ieri l’azzurro Alfredo Antoniozzi, candidato sindaco di Fi, nel corso di un incontro a cui hanno preso parte la coordinatrice regionale Beatrice Lorenzin, il coordinatore cittadino Giampaolo Sodano, il capogruppo capitolino Pasquale De Luca e il consigliere comunale Ettore Germini. La mozione che il gruppo capitolino di Fi ha portato ieri in consiglio comunale, dov’è iniziato il dibattito sul nuovo piano regolatore, propone anche la realizzazione di parcheggi multipiano interrati nelle aree centrali e in elevazione nella città non storica, oltre che l’inserimento nel sistema di mobilità del Prg della diramazione della linea C della metropolitana lungo la via Cassia. Secondo gli esponenti azzurri, la realizzazione del GRA 2, al quale l’Anas sta già lavorando in fase progettuale, consentirà lo sviluppo di Roma come grande metropoli europea. «L’inserimento nel Prg del nuovo anello autostradale - spiega Antoniozzi - con l’individuazione nello spazio intermedio tra il nuovo e il vecchio Gra di aree da destinare ad attività artigianali, non appartiene al libro dei sogni» e snocciola le cifre: «Il costo previsto è di 2,5 miliardi di euro. Il reperimento delle risorse? Fondi statali, regionali, project financing, ma soprattutto fondi europei, poco utilizzati finora dall’amministrazione comunale». «Un anello stradale - precisa l’europarlamentare - che non avrà né caselli né tariffe, almeno nel traffico verso e fuori Roma». Il sistema della Mobilità, proposto nella mozione, prevede anche il potenziamento delle vie Salaria, Nomentana, Collatina, Magliana, Portuense, Pisana e Boccea. E ancora: l’inserimento nel programma finanziario comunale di una trasversale principale del settore nord-ovest, da Ponte Galeria alla Cassia; la previsione del Ponte di Dragona, elemento di connessione del territorio del XIII municipio con la nuova Fiera di Roma e con l’autostrada Roma-Fiumicino-Civitavecchia; il raddoppio del ponte della Magliana; e infine la previsione dei due tunnel di completamento di viale Togliatti, il primo sotto il parco Talenti, di congiunzione con il Gra, ed il secondo di attraversamento del parco dell’Appia Antica e di congiunzione con la Cristoforo Colombo. La proposta sul nuovo Prg era già stata presentata da Antoniozzi al sindaco durante l’incontro di venerdì scorso in Campidoglio. «Veltroni ha definito le nostre argomentazioni serie - rimarca Antoniozzi - ma un conto è prenderne atto, altro è condividerle». «Siamo contrari a questo Piano regolatore - aggiunge Pasquale De Luca - ma non faremo ostruzionismo, a prescindere dall’approvazione della mozione, e mi auguro che tutti i gruppi della Cdl facciano lo stesso». Per Sodano «bisogna ripensare Roma come città metropolitana. Questa è la grande sfida, che va in senso opposto ad un Prg senza “padre” e senza idee, dove l’urbanistica viene contrattata con gli interessi forti della città, ovvero con la rendita fondiaria». «Noi - puntualizza il coordinatore romano - abbiamo sollecitato Veltroni ad assumere come idea forza della grande Roma l’espansione della città fuori dai suoi confini comunali e all’interno di un nuovo Gra2, in modo da allargare il perimetro della città e consentire un’urbanizzazione progettata in ogni dettaglio, in cui la qualità della vita sia l’obbligo prioritario». Secondo Germini «il Prg deve dare risposta alla costruzione di un ostello per i senza fissa dimora e delocalizzare le 4.

000 aziende romane, che hanno un’ordinanza di chiusura, in un’area individuabile tra il primo e il secondo anello del Gra».

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