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Vendetta Divella Ora Emiliano rischia grosso

BariHa conquistato l’Udc, ma ha perso l’appoggio di Vincenzo Divella, presidente uscente della Provincia, sconfitto al primo turno dal candidato del Pdl Francesco Schittulli. E così, per Michele Emiliano, sindaco di Bari, la corsa alla riconferma è tutt’altro che in discesa. Al contrario, la partita è ancora tutta da giocare e sul ballottaggio con Simeone Di Cagno Abbrescia del Pdl incombe adesso la variabile Divella. Lui, il re della pasta, imprenditore prestato alla politica, dopo la sconfitta non ha rinunciato al fair play: non ha nascosto la delusione, ma ha comunque fatto i complimenti al suo avversario, non si è sottratto a una severa autocritica e ha ammesso di aver sottovalutato la lista di Schittulli; poi, però, a mente fredda, ha dato un’occhiata più analitica ai risultati e ha sferrato un duro attacco al sindaco, segretario regionale del Pd, accusandolo di averlo lasciato solo. «C’è un distacco inaccettabile tra i consensi del centrosinistra al Comune e quelli alla Provincia», sostiene Divella. Il quale spiega: «La mia analisi trova ulteriori conferme e ancor più amara delusione nell’asse Emiliano-Casini per il ballottaggio al Comune perché dimostra come in maniera disinvolta e spregiudicata il segretario regionale del Pd per raggiungere il suo scopo crea alleanze che non hanno respiro strategico perché non sono neanche concordate tra tutti gli alleati del centrosinistra».
Divella è un fiume in piena: forse a breve potrebbe annunciare l’ingresso nel Pdl, anche se ha chiesto un po’ di tempo per riflettere. Non intende mollare la politica, precisa di essere un uomo di centro in grado di essere ovunque e avverte: «Non possono pensare che io rimanga fermo». Comunque vada a finire annuncia che non appoggerà Emiliano. Il sindaco non ha rinunciato ad appellarsi al voto disgiunto giocando la carta di uno spot in cui ricorda che non si tratta di elezioni politiche e che, comunque vada a finire, «Berlusconi rimane»; ma non è tutto, perché in un altro spot diffuso su internet i giovani di «Emilab» hanno pensato bene di ritoccare il contenuto di un messaggio del premier a favore di Di Cagno Abbrescia facendolo passare per una dichiarazione a sostegno del leader regionale del Pd. Certo, sullo schermo appare una scritta per avvertire che si tratta di un «video satirico», ma l’iniziativa taglia e cuci ha comunque suscitato grandi polemiche e dal centrodestra parlano di «grave scorrettezza». Emiliano riparte dal 49% del primo turno, mentre Di Cagno Abbrescia, deputato Pdl e per due volte sindaco di Bari, insegue a tre punti di distanza.

Il primo cittadino potrà contare sul 3,2% raggranellato dall’Udc con il candidato Mario Russo Frattasi, ma di certo la mossa di Divella lo ha colto in contropiede: perché non se l’aspettava e perché è difficile prevederne le ricadute visto che l’imprenditore per queste elezioni ha messo in campo «la Primavera in movimento», creatura politica che ha raccolto un lusinghiero 5,7% in tutta la provincia (1,5% a Bari).

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