Da un lato c’è l’opposizione,che fa il suo mestiere. Il centrodestra minaccia ostruzionismo in aula e due esposti contro il «bando farsa ». Quello che sindaco e assessore al Bilancio, accusati per mesi di lavorare al piano b per «svendere» i gioielli di famiglia al fondo di Vito Gamberale, stanno cucendo su misura dell’offerta presentata venerdì scorso proprio da F2i. E guarda caso, a 6 ore dalla seconda gara deserta su Serravalle. Un’offerta non vincolante per acquistare in blocco il 18,6% della società autostradale e il 20% di Sea per una cifra intorno ai 380 milioni. Dall’altro c’è la maggioranza, che ieri alle 21sièriunitainunverticefiumeaPalazzo Marino con Giuliano Pisapia e Bruno Tabacci per esaminare a fondo la manovra. E su quelle 18 paginette consegnate da F2i, pure Pd, Idv e la sinistra radicale ci hanno letto troppi paletti. I Democratici sono arrivati in forze: la capogruppo Carmela Rozza, i consiglieri Monguzzi, Cormio, Lazzarini e il segretario provinciale Roberto Cornelli. Pisapia a inizio riunione ha richiamato gli alleati, «bisogna fare di necessità virtù, non possiamo sforare il Patto di stabilità specialmente in un momento così difficile anche a livello nazionale». Servono 349,7 milioni entro il 31 dicembre per evitare il commissariamento. «Rispettare il Patto è l’obiettivo di tutti», è la premessa della capogruppo Pd. Concorda che «vendere pezzi del patrimonio » e «farlo in fretta è inevitabile ». Semaforo verde all’asta. Ma «dobbiamo fissare noi i paletti per mantenere la governance di Sea, non costruire un bando che ricalchi le richieste di F2i». I nodi: no al diritto di veto e alla richiesta testuale (a pagina 9 ) di incassare anche i dividendi relativi all’utile 2011 ( «quindi - osserva la Rozza- ci offre 380 milioni ma prevedendo di incassarne trenta dai dividendi si assegna lo sconto? Inaccettabile»). E ancora: «Il fondo fissa condizioni sulla quotazione in Borsa, mentre sta già trattando per l’acquisto di quote anche dalla Provincia».Il Pd è chiaro,«i paletti li deve fissare il Comune per tutelarelagovernancenonsoloformale, ma reale della società».
Ancora più netto l’Idv.Il commissario cittadino Stefano Zamponi va dritto a pagina 12 . Che recita: «L’attualepresidenteedgrimarràincarica fino al quarto anniversario della data dalla compravendita». Che mette in relazione con le pagine 7 e 8 , per cui il prezzo finale si baserà sul risultato dell’esercizio 2012: «Si dice che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina. F2i vorrebbe blindare 4 anni il posto ad Aldo Bonomi, chegodediunmaxistipendio, e il prezzo finale sarà in funzionedellasuaamministrazione. Quasi quasi converrebbe al fondo che fosse sotto le aspettative».L’Idv sollecita Pisapia: «Dopo l’azzeramento di Atm, non si capisce perchè dobbiamo salvare la “partitocrazia“ in Sea, ha tempo fino al 27 novembre (quandoscadrannoi6mesidall’elezione) per rimuovere il cda nominato dall’ex sindaco Moratti e fare un bando per unl nuovo cda». No «all’aumento da 5 a 7 membri nel cda di Sea, alla pretesa di nominare vicepresidente e direttore finanziario». Una stoccata anche a Tabacci. Quando l’Idv a inizio mandato contestò il doppio incarico, Tabacci disse che «è utile al Comune che io rimanga da parlamentare a Roma».
«Vistol’aiutoottenutofinora,èdecisamente sotto le aspettative - affermaZamponi-, einComunestavendendo i gioielli con un’operazione che non è certo stata il massimo della trasparenza. Facciamolo nell’interessedeimilanesienondei“ salotti buoni”». Tempi stretti: il bando («a prova di ricorsi» assicura il dg Corritore dopo la minaccia del Pdl) verrà chiuso entro metà dicembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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