Gian Piero Scevola
Velata prudenza alla mattina, sfrenato ottimismo in serata. Questo lumore del sindaco Gabriele Albertini sulla cessione dello stadio Meazza a Inter e Milan. In mattinata il sindaco era apparso prudente: «Siamo vicinissimi a un accordo condivisibile, ma ancora da parte delle società del Consorzio San Siro 2000 che gestisce lo stadio, cè un rilievo sulle licenze commerciali». Poi in serata, allinaugurazione del «Football Globe Germany» in piazza Duomo, insieme al console tedesco Foljmar Stoecker, Albertini e lassessore allo sport Aldo Brandirali hanno fatto sfoggio di un ottimismo da record. «Voglio concludere il mio turno di guardia», laffermazione di Albertini che sta per concludere il mandato di primo cittadino, «con la risoluzione di questo problema. Stiamo cercando un accordo tecnico per le strutture esterne e il quarto anello attorno allo stadio e sono convinto che per aprile firmeremo la cessione. E questo sarà dauspicio perché Milano possa ospitare le Olimpiadi e diventare la capitale dello sport mondiale per il 2016 o il 2020».
«Eccome se la firmeremo», ha ribadito Brandirali, deciso come non mai ad arrivare alla conclusione del lungo braccio di ferro con Inter e Milan. «Daremo finalmente la concessione e il diritto di superficie, con lattivazione di un Comitato Tecnico che faccia rispettare i programmi nel tempo stabilito, almeno un paio danni per iniziare i primi lavori. Sarà necessario fare una variante urbanistica perché tutta larea intorno al Meazza dovrà essere ridefinita».
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