Venezuela Chavez dichiara guerra al golf: «È borghese»

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Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha un nuovo nemico: il golf. Dopo una brusca invettiva contro questo sport «borghese», pronunciata via etere dal presidente stesso il mese scorso, i suoi funzionari più zelanti sono partiti all’attacco nelle ultime settimane per far chiudere due fra i più rinomati campi da golf del Paese, a Maracay e a Caraballeda. «Che sia chiaro - ha detto Chavez durante un programma televisivo in diretta sulla rete nazionale -: il golf è uno sport borghese», ripetendo il termine borghese come se stesse ingerendo olio di ricino, racconta il New York Times. Negli ultimi tre anni sono stati chiusi almeno nove campi da golf in Venezuela, spiega Julio L.Torres, direttore della Federazione venezuelana del golf. Un progetto di un nuovo centro a Margarita Island, disegnato da un architetto americano, Robert Trent Jones Jr. e pensato per essere il top in tutto il Sudamerica è stato bloccato per presunti problemi finanziari. La maggior parte dei campi da golf già chiusi si trova in regioni petrolifere, a Maracaibo nel Venezuela occidentale e nel Monagas State: erano stati costruiti inizialmente per gli americani impiegati nell’industria petrolifera.

Per questo i campi vengono considerati da Chavez come dei bastioni della vecchia élite. Chavez conclude con una domanda: «Io rispetto tutti gli sport, ma ci sono sport e sport. Volete forse dirmi che il golf è uno sport popolare?». E si risponde da solo: «Non lo è».

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