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Un vero minuto di silenzio per Facchetti

Lo chiedono i francesi, intesi come L’Equipe, il giornale sportivo francese. Un gesto di signorilità, un invito alla civiltà che tante volte dimentichiamo anche di fronte a quel lampo di attimi concessi a un ricordo. «Che quello dedicato a Facchetti sia un minuto di silenzio vero», ha scritto nel suo editoriale, nel quale ha tracciato un bel souvenir del «signore dell’Inter». Tutto parte dall’idea di prima pagina del «come dimenticare». Come dimenticare quello che è successo nella finale di Berlino, come dimenticare che Giacinto Facchetti non sarà in tribuna, proprio lui che, nella sua carriera di calciatore, ha rappresentato l’opposto di quanto interpretato da Zidane e Materazzi. «Per questa ragione è impensabile», conclude L’Equipe, «che Facchetti sia dimenticato dal mondo del calcio».
Ecco, se altra Francia si è lasciata trasportare dagli istinti del selvaggio west calcistico, L’Equipe ha dato lezione di signorilità e di attenzione. Ogni tanto servirebbe a tutti prendere le distanze e ricordare che basta un segno di civiltà in più per rendere meno desolante una storia, un fatto, un fattaccio. Se lo Stade de France darà retta al giornale francese, sarà questa l’ultima vittoria di Facchetti: un uomo, un calciatore, un dirigente, che anche stavolta crea rispetto ed unione più che divisione.
Chissà, la partita se la vedrà da lassù, mentre quaggiù nel primo pomeriggio (ore 14,45) saranno celebrati i suoi funerali. Lo accoglierà la chiesa di Sant’Ambrogio, la più grande di Milano dopo il Duomo e c’è da credere che non basterà. Questa mattina, dalle 11 alle 14, la salma sarà esposta nella cappella di San Sigismondo, accanto alla basilica. Ieri a villa Giovanna, il suo buen retiro di Cassano D’Adda, non era esposto alcun segno esteriore di lutto, ma è stato un incessante susseguirsi di campioni vecchi e nuovi, di amici e conoscenti, di semplici tifosi, della gente della porta accanto: potevano essere Felice Gimondi o il benzinaio, un anziano ciclista che appoggia la bici al muro o Mondonico e i presidenti delle squadre della zona. Tanti bambini. Oggi, invece, ci sarà tutto un mondo, il calcio farà presenza massiccia. Matarrese ha noleggiato un pullman per trasportare i presidenti della serie B che questa mattina si riuniranno in Lega. Alle due del pomeriggio seduta sospesa e tutti in partenza per la chiesa, da qualche parte dell’Europa arriveranno Platini, Beckenbauer, Rummenigge. Non si conteranno le personalità dello sport, campioni ed ex campioni del calcio. Sarà uno sfavillare di gonfaloni, insegne, bandiere. Per Facchetti il calcio è sempre stato il bello della vita. E in qualche modo deve esserlo anche oggi.

A Milano e magari a Parigi.

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