Roma

Vertenza-taxi, fumata nera

Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione sull’aumento delle tariffe che di è svolta ieri pomeriggio tra le sigle sindacali dei tassisti e l’assessore comunale alla mobilità, Mauro Calamante, nella sede dell’assessorato in via Capitan Bavastro. Tutto rinviato alla riunione della commissione consultiva del 29 ottobre.
«Dopo la verifica su Termini che si terrà nella riunione del 29 ottobre con la commissione consultiva, si parlerà di tariffe - sostiene Calamante - loro non vogliono parlare di tariffe, io non sono costretto ad aumentare le tariffe. La commissione consultiva del 29 sarà convocata per vedere i risultati del monitoraggio che faremo su Termini e per trattare di altre varie ed eventuali». «Il tavolo si è concluso con un nulla di fatto - dice Pietro Marinelli dell’Ugl - l’assessore vuole parlare solo di tariffe mentre noi facciamo un discorso complessivo che riguarda vari aspetti dei tanti problemi che affliggono la categoria. Lui vuole chiudere sulle tariffe per poi menare su Termini come vuole lui, vuole estrapolare dalla trattativa solo l’elemento che fa comodo a lui».
Dal canto suo Loreno Bittarelli dell’Uri aggiunge: «Abbiamo richiesto all’assessore che vengano aggiunti alla tariffa 2,5 euro per le corse che partono da tutte le stazioni di Roma. Inoltre abbiamo proposto che venga aggiunto un euro in più per ogni passeggero dopo il quarto passeggero, e che gli aumenti vengano vincolati al rilascio di nuove licenze. Noi siamo anche sensibili ad applicare uno sconto del 10 per cento alle donne tra le 21 e le 2 di notte - prosegue il leader dell’Uri - ma chiediamo che sia pagato con una convenzione per il 5 per cento dal Comune e dal restante 5 per cento dai tassisti».
«Spero che l’impegno preso dal prefetto Carlo Mosca e le parole del sindaco Veltroni - ha detto Fabio Sabbatani Schiuma (La Destra) - possano far cessare questo tira e molla nei confronti di una categoria che reclama sacrosanti diritti.

Deve prevalere il buon senso nell’interesse della città».

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