Piera Anna Franini
Tre anni fa si sono messi attorno a un tavolo e hanno unito le forze. E alla fine, in barba allindividualismo italiano, lhanno spuntata coordinando le iniziative milanesi legate allorgano con un lavoro di sinergia fra le chiese di SantAlessandro, Santa Maria della Passione e San Simpliciano. È nato il festival Cantantibus Organis: una collana di appuntamenti organistici, suppergiù quattro al mese, a Milano fra ottobre e gli inizi di luglio.
Oggi prendono il via Vespri dorgano, nove appuntamenti domenicali, uno al mese, in Santa Maria della Passione. Sono quarantacinque minuti di musica - dalle 16.30 - pensati per preparare spiritualmente alla celebrazione. A seguirli, da qualche anno a questa parte (la rassegna festeggia dodici primavere), cè un pubblico per possiamo definire daffezionati che oscilla fra le 350 e le 400 unità. Guida la rassegna Maurizio Salerno, direttore artistico dellassociazione La Cappella Musicale impegnata in altre due rassegne: Musica nella liturgia, ogni quarta domenica del mese (al via il 27 novembre), e Organi in concerto, fra aprile e maggio.
Ledizione 2005-2006 di Vespri dorgano è centrata su Johann Sebastian Bach, figura chiave della musica e in particolare per organo. A corona, compositori di tutte le epoche, Novecento compreso. A dispetto della linea guida del cartellone, linaugurazione non includerà però una sola pagina di Bach.
Lospite di questo pomeriggio, lorganista Wladimir Matesic, proporrà pagine di Charles M. Widor, Richard Wagner, Thierry Escaich, Olivier Messiaen, Felix Mendelssohn-Bartholdy.
A compensare il vuoto Bach, ci penseranno Federico Vallino (13 novembre) e Umberto Forni (11 dicembre) con due programmi monografici. Nomi italiani in un cartellone prevalentemente italico (lo completano: Nicola Cittadin, Massimo Nasetti, Giovanni Mazza; Maurizio Salerno, Edoardo Bellotti) che testimonia lavvenuto riscatto di uno strumento un poco trascurato in Italia, e con Milano città chiave di questa renaissance.
Organo inteso come strumento da concerto ma ancor prima legato alla liturgia. Iniziative come quelle capitanate da Salerno intendono proprio riportare lorgano nel contesto originario.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.