da Dacca
Nove vite travolte da un treno in corsa. È morta così unintera famiglia di nove persone. Lipotesi più accreditata è quella del suicidio. Hanno aspettato il treno delle tre e mezza del pomeriggio che sarebbe passato per Mymesingh, località a 130 km a nord di Dacca, la capitale, non lontano dal confine con lIndia. Pochi e straziati i resti, ma preziosi per identificare le vittime. Secondo fonti locali, sono un uomo e 8 donne. Quattro sono adulti e gli altri 5 sono giovani, tra cui tre bambine, trovate legate ai corpi più grandi.
Poco o nulla si sa del motivo del gesto. Secondo il quotidiano bengalese The Daily Star, con la morte del patriarca dieci anni fa, la famiglia si è convertita al cristianesimo. In un Paese dove il credo più diffuso è quello musulmano, che tocca l85%, la scelta del cristianesimo, la cui diffusione rasenta lo 0,6%, è mal vista.
Con la conversione, la famiglia è stata isolata, boicottata dalla comunità locale a maggioranza musulmana. Forse a spingere tutti e nove sotto il treno è stata proprio la pressione subita dai concittadini per aver abiurato Allah. Dalle prime indagini risulta che, prima del suicidio, la famiglia avrebbe addirittura provveduto a scavarsi le proprie tombe.
Indipendente dal Pakistan nel 1971 sotto il segno del movimento nazionalista laico, il Bangladesh è uno dei Paesi più poveri e politicamente instabili dellAsia. Il governo ad interim di Fakhruddin Ahmed, ex capo della Banca centrale, al potere dal gennaio di questanno, sta cercando di bonificare la politica dalla dilagante corruzione.
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