«Vi mostro i miei 70 anni di carriera fra abiti e disegni»

«Celeblueation» è l'antologica dedicata allo stilista. Il via a Napoli

Una mostra antologica a Napoli chiamata «Celeblueation», per ricordare la speciale nuance del colore che lo caratterizza e il riconoscimento del valore culturale del suo archivio storico. Renato Balestra, a 90 passati, continua a disegnare abiti da sogno, a fare progetti e a contare successi.

Pensa che l'alta moda abbia un futuro?

«Credo che possa ancora dire tanto, è lo specchio di questo momento storico. C'è grande confusione, si va verso l'omologazione e il bello è spesso trascurato per il comodo, eppure c'è anche un risveglio nella cultura, nella musica, nelle idee, che tende alla ricerca della bellezza, dell'unicità».

Nella società moderna il vestire è «fast» come il cibo: ha ancora un senso andare in sartoria e fare le prove per un abito ideato per una sola persona?

«È vero, si bada più all'apparenza che alla sostanza, mentre una volta si cercava il bello dentro e fuori, si rovesciava l'abito per vederne le cuciture, i dettagli. Però, forse più all'estero che in Italia, resiste tra le difficoltà l'amore per il capo inimitabile».

Il suo archivio è stato riconosciuto «di interesse storico particolarmente importante» dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio del ministero dei Beni culturali.

«Una bella notizia inaspettata, che mi ha molto lusingato. In quell'archivio c'è la mia vita, dal primo disegno, che presentai a Milano a 23 anni, alla prima collezione, alle collaborazioni con Jole Veneziani, Schubert, Fontana, alle creazioni nate nella mia maison di via Gregoriana. Si va dagli inizi degli anni '50 al primo decennio del 2000, con centinaia di disegni e cartamodelli, costumi di teatro, divise per Alitalia, Agip, eccetera, modelli iconici per le star di Hollywood, i due abiti da sposa per la figlia dell'ex presidentessa delle Filippine, Imelda Marcos, i premi...»

E Napoli le ha appena fatto omaggio con l'inaugurazione della mostra itinerante di 250 bozzetti, disegni e abiti.

«É la prima tappa e rimarrà fino a metà giugno, poi a Forte dei Marmi, Trieste, Firenze, Bangkok, Miami... Al Gala di CeleBlueation alla Certosa di San Martino, le mie creazioni sono state accompagnate dal concerto dell'orchestra del San Carlo.

Hanno sfilato modelli dei miei esordi, costumi per opere come Cenerentola e Turandot, fino a quelli del balletto del Lago dei cigni, che andrà all'Opera di Belgrado, dove ho firmato per la prima volta anche le scene».

AMG

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