«Nice to meet you, Ely». «Nice to meet you, George». E intanto, per consegnare agli archivi lincontro benedetto dalle stelle di una bollente serata romana, il cellulare di Manuele Malenotti (o quello del fratello Michele?) scattava la foto più commentata dellestate. Sì, perché da quel cellulare qualcuno ha poi provveduto a utilizzare lopzione «inoltra» per recapitare il prezioso documento alla redazione di un settimanale gossiparo, facendo così diventare Elisabetta Canalis la più odiata dalle italiane, solo perché sarebbe riuscita a entrare nel cuore di uno dei più amati-ammirati-adorati attori di Hollywood, quel George Clooney che poi ha trasferito nel suo maniero di Laglio, sul lago di Como, la nuova fiamma.
«Vero niente, non sono stato io a scattare quelle foto, questa è una notizia inventata di sana pianta da una stampa troppo piegata sul gossip». Manuele Malenotti, 34 anni, amministratore delegato della Clothing Company di Mogliano Veneto (Treviso), azienda famosa per la produzione dei giubbotti col marchio Belstaff (fatturato di circa 100 milioni di euro e forte presenza nel mondo del cinema con collaborazioni in una settantina di produzioni hollywodiane) respinge ogni accusa di agire in nome e per conto dellindustria del pettegolezzo. Alla Tribuna di Treviso ha negato con decisione di aver tirato questo brutto tiro allamico George. «Con lui ci conosciamo da una decina danni e il nostro rapporto va oltre ogni tipo di legame professionale. Quella foto non lho fatta io».
Magari lha fatta il fratello Michele, 27 anni, che di Belstaff è il direttore marketing. «Ma lui ha parlato con un settimanale e tra qualche giorno saprete qualcosa di più sulla questione», precisa Manuele, che sta passando qualche giorno di vacanza insieme alla sua compagna, la cantante argentina Lola Ponce. Fotografo o no, il manager veneto spiega comunque come è avvenuto lincontro galeotto. «George ed Ely si conoscevano già da qualche mese - precisa - e, in ogni caso, lincontro di cui parlano i giornali è avvenuto a Roma nel corso di una serata benefica e non sulla terrazza dellhotel Majestic. Non cè stato bisogno di alcuna presentazione. Quello che hanno fatto dopo, è affar loro».
Lattore, però, si è incavolato di brutto, se è vero, come è vero, che ha fatto partire denunce per violazione della privacy.
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