Viaggi Altri risparmi con gli assessori in ufficio

Viaggi Altri risparmi con gli assessori in ufficio

«Che stiano dietro alla scrivania e seguano i convegni in videoconferenza». Giuseppe Murolo, consigliere comunale del Popolo della Libertà, sventola il rendiconto economale del Comune di Genova riferito ai viaggi effettuati nel 2009 da sindaco, assessori e consiglieri comunali. E attacca deciso perché anche dietro questi viaggi, secondo l’esponente del centrodestra, nell’aula rossa di palazzo Tursi ci sono sprechi che non possono essere più tollerati: «Abbiamo esponenti di questa maggioranza che si sono mossi in Italia, in Europa e anche oltre per partecipare a convegni che non hanno nulla a che fare con l’attività del Comune di Genova con incontri per la pace nel mondo o sulla cooperazione internazionale - attacca il consigliere -. Vicende che costano in termine di denaro, ma anche di tempo visto che le assenze da Genova degli assessori vogliono dire rallentamento della macchina amministrativa».
Murolo se la prende anche con le ospitate dei politici di altri comuni a Genova, perché in sostanza il gioco è questo: io vengo da te e tu mi offri l’albergo poi tu mi restituisci il favore al primo convegno che ti capita. Il tutto mascherando le spese dietro a convegni finanziati dalle amministrazioni pubbliche: «Ma oggi partecipare ad assemblee all’estero dove si discute su quali metodologie utilizzare per asfaltare le strade o come far vivere meglio il centro di una città, può essere facilmente superato con un collegamento in videoconferenza oppure la trasmissione degli atti: siamo nell’era di internet bisogna smetterla di giocare a fare i Ministri degli Esteri». Messaggio chiaro sfogliando le note spese dei viaggiatori, dalle trasferte a Parigi del sindaco a quella a Cannes dell’assessore Pastorino mentre per il consigliere comunale Luciano Grillo la tappa è stata Barcellona: «Costi che spesso si raddoppiano perché l’assessore porta con sé il dirigente di settore». Una stima sulla spesa del 2009? Almeno 30mila euro considerando l’ospitalità dei colleghi delle città di destinazione che aggiungiamo al nostro salvadanaio.

Ma la festa è finita visto che nella manovra finanziaria, seppure in maniera generica e non riferita ai soli comuni, viene specificato come le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione non possano effettuare spese per missioni all’estero: «Se il sindaco invece di attaccare adesivi o fare capricci da bambina avesse promesso di cominciare a tagliare dove esistono sprechi - chiosa Murolo - avrebbe fatto un’ottima figura. Occasione persa, per lei».

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