Viaggio nelle lingue di Faber

Fabrizio De André il cantautore degli umili, Fabrizio De André il poeta degli ultimi. Anche in tema di linguaggio. Prende infatti il via oggi, compleanno di De André, il «Viaggio nelle lingue di Faber», una serie di lezioni spettacolo sui rapporti tra il cantautore e le lingue e le culture straniere, oltre che coi dialetti italiani. Incontri coordinati da Lorenzo Coveri, docente di Linguistica italiana e patrocinati dalla facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Genova. Nell’appuntamento di oggi, alla 17.30 nella sala del Minor Conasiglio a Palazzo Ducale, sarà illustrato l’uso dei dialetti e delle lingue minoritarie da parte di Fabrizio: non solo il genovese, a partire da «Creuza de ma», ma anche il sardo, il napoletano, il tedesco maccheronico, il romanes zingarico. Alcune delle più note canzoni in dialetto saranno interpretate da Antonella Serà, accompagnata alla chitarra da Ginaluca Origone, e Mauro Pirovano, già protagonista di uno spettacolo su De André, leggerà alcuni testi genovesi del cantautore.

Seguiranno gli appuntamenti dedicati ai rapporti con l’America Latina (mercoledì 4 marzo), con la Francia (mercoledì 11 marzo), con l’America del Nord (martedì 17). Il viaggio si concluderà con un incontro, per studenti e docenti delle medie e delle superiori, curato da Marzio Angiolani e Andrea Podestà, sul ricordo e la presenza dell’opera di De André tra giovani e giovanissimi.

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