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Viale Mazzini, il valzer delle poltrone

Oggi il cda di viale Mazzini vara la nomina di Masi a direttore generale. Poi toccherà ai nuovi vicedirettori. Per la guida del Tg1 restano in piedi le ipotesi Belpietro e Mazza

Viale Mazzini, il valzer delle poltrone

Roma - La maggioranza stringe i tempi per le nomine dei vertici Rai. Oggi il consiglio di amministrazione di viale Mazzini formalizzerà la nomina del segretario generale di Palazzo Chigi, Mauro Masi, alla direzione generale. Ieri sera a Palazzo Grazioli si è svolto un vertice propedeutico alla definizione dei nuovi assetti della tv di Stato. Oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, vi hanno partecipato i ministri dell’Interno Maroni e delle Politiche Ue Ronchi, il sottosegretario alle Comunicazioni Romani e i capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato, Cicchitto e Gasparri con il vice Quagliariello.

L’accordo politico sulla Rai che verrà c’è da tempo, ma sono in fase di limatura alcuni dettagli relativi agli organigrammi. Per le vicedirezioni generali le candidature più forti sono quelle di Lorenza Lei (direttore staff di area cattolica), Gianfranco Comanducci (direttore acquisti area Fi), Antonio Marano (direttore di Raidue in quota Lega). Per Guido Paglia (direttore comunicazione di area An), ipotizzato tra i «papabili» ala vicedirezione, si profila la presidenza della concessionaria di pubblicità Sipra.

Per quanto riguarda le direzioni dei telegiornali, è innanzitutto necessario registrare una battuta d’arresto nelle quotazioni del direttore del Giornale Radio Antonio Caprarica come guida del Tg3. Il Partito democratico, per evitare ulteriori motivi di divisione interna, si sarebbe orientato per la riconferma degli attuali assetti nella rete «amica». Oltre alla già caldeggiata permanenza di Paolo Ruffini alla direzione del canale crescono anche le probabilità che Antonio Di Bella continui a dirigere il telegiornale di rete. Qualche possibilità residua è accreditata anche a una soluzione interna: Bianca Berlinguer, anchorwoman che riscuote un consenso bipartisan.
La designazione delle altre figure di vertice, invece, ha richiesto un surplus di confronto. Al Tg1, infatti, la componente Fi del Pdl vorrebbe insediare il direttore di Panorama, Maurizio Belpietro, ma gli ex aennini insistono per il direttore del Tg2, Mauro Mazza. Quest’ultimo potrebbe anche restare alla guida del Tg2 in attesa di subentrare a Massimo De Luca alla direzione di Rai Sport.
Non è escluso, però, che a Mazza venga offerta la direzione di una rete. Se si trattasse del primo canale (per il quale sono in corsa il direttore di Rai Parlamento Giuliana Del Bufalo e la risorsa interna Massimo Liofredi, capostruttura nonché ideatore di Telethon), a Raidue si profilerebbe un’intesa tra ex Forza Italia e Lega Nord per il ticket direzione di rete-telegiornale. Se invece Mauro Mazza venisse indicato per la direzione di Rai2, potrebbe essere designato alla guida del tg Bruno Socillo, direttore di Gr Parlamento in quota An. Il direttore del Mattino, Mario Orfeo, resta comunque tra i candidati per la guida di un telegiornale Rai.

Le chance di Nicoletta Faverio (in quota Lega Nord) di essere indicata alla guida della Testata giornalistica regionale sembrano in aumento. Tutto fermo per quanto riguarda il Gr (Antonio Preziosi è tra i candidati) nonché per le altre testate e controllate Rai. Il vertice di ieri (al termine del quale è giunto a Palazzo Grazioli il presidente di Medusa Film Carlo Rossella), a parte l’ufficializzazione di Masi e l’intesa sulla nomina di più vicedirettori, è servito a fare «una panoramica della situazione», spiegano fonti bene informate.

Per Claudio Cappon comunque oggi sarà l’ultimo giorno da direttore generale di Viale Mazzini.

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