Linfluenza suina è riapparsa in Gran Bretagna dove ha causato la morte di dieci persone nelle ultime sei settimane. Il capo del dipartimento malattie respiratorie dellAgenzia britannica per la protezione della salute, John Watson, ha confermato che le vittime erano tutte persone adulte con meno di 65 anni di età e il decesso è stato in tutti i casi collegato al virus H1N1. Cinque delle 10 vittime non erano state vaccinate. «Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un incremento del numero dei casi di influenza stagionale, sia per quanto riguarda il virus H1N1 che per linfluenza B. Abbiamo anche avuto notizie di pazienti ricoverati con patologie serie che richiedono il ricovero, nonchè di focolai di influenza nelle scuole del Paese. La maggior parte delle vittime, scrive l«Independent», era affetto da patologie pregresse, ma «una piccola percentuale» era in buona salute prima di essere stroncata dal virus.
Non si hanno al momento notizie di casi negli altri Paesi europei. Secondo Watson nellultima ondata della pandemia, finita ad agosto per lOrganizzazione mondiale della sanità, sono stati contagiati, anche senza mostrare alcun sintomo, i due terzi dei bambini e la metà degli adulti. «Ma non prevediamo una ondata epidemica per la fine dellanno», ha precisato il professore, aggiungendo però che «cè ancora un numero considerevole di persone che restano sensibili» al virus.
Analisi di laboratorio hanno mostrato che il ceppo del virus è «molto simile» a quello dellanno scorso e hanno evidenziato che «non cè stato alcun significativo cambiamento». Secondo il professor David Salisbury, direttore dellarea immunizzazione del Dipartimento della salute, «le cifre dimostrano che gli effetti dellinfluenza non sono da sottovalutare. Non è la stessa che generalmente arriva con il grande freddo e può quindi comportare seri rischi per la salute».
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