Video Carla Bruni si racconta «I miei otto anni in analisi»

Parigi Bella, famosa e ormai potente, donna più potente di Francia. Eppure, come nelle migliori soap, anche Carlà piange. Nel senso che anche la première dame Carla Bruni ha sofferto, rivissuto e rielaborato i momenti più infelici della sua esistenza con l’aiuto della psicoterapia. Stavolta non si tratta di un’indiscrezione. È proprio la first lady che ha confessato a Gerard Miller, psicanalista molto presente sulle tv francesi, in un film che sarà diffuso prossimamente su France 3 con il titolo «La premiere seance» (La prima seduta), di essere in analisi da otto anni. La notizia è stata poi rilanciata dal quotidiano gratuito «20 minutes». Per la prima volta, nel film la Bruni parlerà dei risvolti più intimi e personali della sua vita: l’esperienza dallo psicanalista da quando è nato suo figlio Aurelien, 8 anni, il fatto di essere stata cresciuta da un uomo che non era suo padre, la perdita nel 2006 di suo fratello Virginio malato di Aids, le sue relazioni amorose, tra cui quella con il figlio (Raphael) del suo partner di allora, il filosofo Jean-Paul Enthoven, da cui è nato Aurelien, e di come è cambiata la sua esistenza da quando è diventata la moglie del presidente francese Nicolas Sarkozy, in meno di quattro mesi.


E Carla non è la sola a confessarsi. Oltre a lei, altre personalità famose raccontano nel film le loro «prime sedute» di psicoterapia come l’attore Charles Beling, il regista Jacques Weber, il presentatore tv francese Marc-Olivier Fogiel.

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