Kabul - I rapitori di Daniele Mastrogiacomo hanno reso note, in un video, le condizioni per il rilascio del giornalista italiano. Il filmato ritrae un uomo che, parlando in lingua pashtun, ripete che per liberare Mastrogiacomo si chiede il ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan, l'interruzione dei bombardamenti da parte delle truppe della Nato nella zona di Helmand. Il video non mostra, comunque, alcuna immagine del giornalista italiano. Tra le "condizioni" vi sarebbe anche il rilascio, entro una settimana, di Hanif e Hakmi, due portavoce arrestati nei mesi scorsi e che secondo la guerriglia sarebbero in questo momento in prigione a Kabul. Lo avrebbe stabilito il mullah Dadullah, secondo quanto riferito al Tg1 da Rahimullah Yousefzai, il giornalista pachistano che è in contatto direttamente con la guerriglia.
Libero se dimostra di non essere una spia In precedenza si era diffusa la notizia che i talebani avrebbero liberato ll giornalista se avesse provato di non essere una spia. Il portavoce talebano, il mullah Hayat Khan, aveva detto a Reuters che i sequestratori stanno ancora interrogando Mastrogiacomo e che il giornalista potrebbe essere liberato se sarà riconosciuto innocente. "Ci sono buone possibilità che il giornalista Daniele sia venuto solo per l'attività di reporter e potrebbe non essere coinvolto in attività di spionaggio", ha riferito Khan a Reuters al telefono satellitare da una località segreta. "Ci sono buone possibilità che il giornalista venga liberato ma accadrà solo se viene riconosciuto innocente. Ma non libereremo nessuna spia", ha aggiunto.
Laser nello shampoo Mastrogiacomo è stato rapito nella provincia meridionale di Helmand. Secondo i talebani avrebbe confessato di essere una spia dei britannici, un'ipotesi che ieri la moglie e il direttore della Repubblica Ezio Mauro sono tornati a smentire con forza. Secondo Khan, i Talebani avrebbero trovato una videocamera, un telefono satellitare e "laser in bottiglie di shampoo" che potrebbero aiutare negli attacchi aerei alle posizioni talebane. Gli attacchi aerei sono spesso guidati dai laser dalle truppe di terra. "Stiamo cercando di stabilire se il giornalista Daniele fosse coinvolto nel portare laser nelle bottiglie di shampoo", ha aggiunto il portavoce.
Prodi: mobilitazione generale Per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo "c'è una mobilitazione generale", sono impegnati "tutti gli apparati dello Stato" e Romano Prodi si assume anche un impegno personale.
Lo ha detto lo stesso presidente del Consiglio, lasciando l'albergo per recarsi alla seconda e ultima giornata del Consiglio europeo. "Mi assumo l'impegno - ha detto Prodi - c'è partecipazione profonda e vicinanza alla famiglia. C'è davvero una mobilitazione generale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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