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Video, film e passerelle: la sigaretta è trasgressiva

Messa al bando dall’epoca salutista, è di nuovo di moda. Simbolo della seduzione e del vizio riconquista anche le star

Video, film e passerelle: 
la sigaretta è trasgressiva

«Se in paradiso è vietato fumare, allora non ci andrò». Erano tempi in cui il tabacco veniva esibito senza censure quelli di Mark Twain. Stupisce invece che oggi, nell’era del no-smoking e del salutismo imposto per legge, la strada verso l’inferno si sia improvvisamente ripopolata di dive e vip che mostrano la bionda con orgoglio e spregiudicatezza. Il nuovo manifesto pro-smoking lo ha lanciato da Parigi, in shorts inguinali, Kate Moss, proprio mentre a casa sua, in Gran Bretagna, si celebrava la giornata senza fumo. Con la sua faccia d’angelo e le pose da tentatrice, Kate la tragressiva ha percorso la passerella di Louis Vuitton con sigaretta fumante alla mano. La moda, si sa, è il tempio dell’eccesso. Ma dalle passerelle parigine è stato lanciato un nuovo manifesto. La bionda torna simbolo di trasgressione.
Mentre il divieto di fumo raggiunge dal primo maggio oltre un miliardo di cinesi nella rigorosa Repubblica popolare, lo star system se ne infischia di allarmi e nuove regole. I vip tornano a usare la sigaretta per stupire e disgustare. Così fa la provocatrice del momento, Lady Gaga, nel video «Telephone»: occhi completamente coperti da decine di sigarette spente. È il tramonto dell’epoca in cui la sigaretta era considerata troppo «pop» o troppo «cheap», esibita da milioni di aspiranti James Dean o Audrey Hepburn. Se i comuni mortali smettono di fumare, i divi ricominciano.
Mentre nel mondo cresce il numero di chi fugge dalle bionde per salvare la pelle, i divi del cinema e della musica si rifugiano nelle bionde per salvare l’immagine. O semplicemente per incapacità. Succede così a Amy Winehouse, la maledetta diva londinese che dopo aver messo da parte crack ed eroina, non riesce a liberarsi delle sigarette, immancabili nelle paparazzate come le ballerine rosa con cui gira per le strade di Camden Town. Idem per il bello e dannato Johnny Depp. E per il dannatissimo Pete Doherty. Perché la sigaretta è tornata segno di trasgressività ma è rimasta anche simbolo di creatività. Chitarristi, musicisti e rocker non se ne liberano. E mostrano il loro lato più umano. Lo aveva capito bene anche Barack Obama quando aveva ammesso «di avere smesso più volte», lui l’uomo perfetto, sempre in forma, col vizio di tanti mortali. Ora pare che Michelle, la first lady, sia riuscita nell’intento di fargli abbandonare il vizio. «Non tocca una sigaretta da un anno», ha detto la moglie ai giornalisti. Ma c’è chi - come il New York Times - immagina che il presidente esca in giardino dalla porta posteriore per accendersi una sigaretta.
C’è poi chi, come l’attrice Gwyneth Paltrow, ha smesso ma con rimorso. «La mia ultima sigaretta l’ho fumata il giorno in cui ho scoperto di essere incinta - ha detto -. Mi sono seduta e l’ho gustata con calma. Sapevo che era giusto smettere, per non correre il rischio di mettere in pericolo la salute della mia bambina. Amo fumare. Perciò ho deciso che a 70 anni comincerò di nuovo. Non vedo l’ora». Tra le dive italiane la più seducente è anche la più sincera. «Ho smesso due volte di fumare. Con l’agopuntura, ho retto un mese, ma alla prima incazzatura ho ripreso - ha ammesso l’attrice -. E poi un’altra volta, che già stavo con Claudio. Una sera è tornato a casa e mi ha detto: “O ti compri le sigarette o me ne vado”. Ho ripreso». Virtuosa, invece, Elisabetta Canalis, che ha acceso la prima bionda a 15 anni e ha spento l’ultima l’anno scorso: «Niente cerotti o gomme a base di nicotina, niente sigarette elettroniche, niente agopuntura e libri. Forza di volontà: è questa la chiave della mia vittoria sul tabacco».
Intanto, a sfoderare il miglior manifesto anti-fumo è arrivato il feroce Daily Mail, che si è vendicato immediatamente della strafottente Kate: «Fumare non le ha fatto favori», ha sentenziato il tabloid inglese, mostrando il lato B della modella con gli hot pants di Vuitton e mettendo in bella mostra la sua cellulite. Immagine impietosa.

Tutta colpa delle bionde.

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