Video razzista in Sudafrica Studenti bianchi filmano le sevizie ai domestici neri

Le vittime costrette a bere urina. E la comunità di colore insorge

Dura dieci minuti e nove secondi, ma rischia di cancellare diciotto anni di sofferta riconciliazione sudafricana. È il disgustoso video delle umiliazioni imposte a cinque inservienti neri da un gruppo di universitari boeri decisi a farsi beffe dell'integrazione razziale. Le immagini dell'anziano e delle quattro donne costretti a ingoiare cibo per animali condito con l’urina dei loro persecutori minaccia ora di riaccendere odi e divisioni razziali. Lo si è visto mercoledì quando la polizia è ricorsa alle granate acustiche per disperdere la folla infuriata riunita intorno al Reitz, il dormitorio per bianchi dell'università del Libero Stato di Bloemfontein. In quell'ultimo santuario della segregazione è stato girato a settembre il filmato della vergogna.
Un filmato reso pubblico dopo le dimostrazioni organizzate una settimana fa dagli studenti boeri per protestare contro l'unificazione dei dormitori. «Una volta - recita una voce in Afrikaans all'inizio delle immagini - i boeri vivevano felici sull'isola di Reitz fino a quando gli svantaggiati hanno scoperto la parola integrazione». Poi la telecamera s'intrufola nel bar dell'ostello dove, spiega la voce narrante, «ogni venerdì sera si fa gara a chi beva più veloce». La telecamera indugia sugli affanni, la bava, i rigurgiti dei cinque costretti a tracannare un'intera bottiglia di birra tra le risate degli studenti. La seconda umiliazione arriva sul campo da rugby, dove l'anziano e le donne sono costretti a correre fino alla meta e ad afferrare i palloni lanciati dagli studenti.
«Vediamo quanti di questi “skweezas” (servi) sono pronti all'integrazione», spiega un ragazzotto biondo. L'atto finale si gira in cucina. «Prepariamo un cibo che li trasformerà in uomini degni di Reitz», spiega una voce mentre qualcuno scalda un intruglio d'aglio e cibo per animali. Uno studente afferra la pentola, la porta nel cesso, l'appoggia sulla tavoletta, la riempie di urina.
La broda finisce nei piatti allineati davanti ai cinque inservienti inginocchiati sul pavimento. Gli studenti agitano una bottiglia di whisky la promettono a chi si mangia tutto. Una donna sputa.

«Non posso padrone, è cattivo». Risate e urla «Continua troia...». Tre volti disgustati mostrano il piatto vuoto. Una mano concede la bottiglia promessa. «Alla fine - spiega una scritta - questa è per noi l'integrazione».

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