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«Con il videocolloquio il lavoro resta umano anche nell'era digitale»

La piattaforma Visiotalent: «Così un'idea tech può aiutare candidati e aziende a scegliersi»

Marco Lombardo

Avete presente i colloqui di lavoro di una volta? Dimenticateli: nell'era della tecnologia tutto è cambiato. L'importante però è che la tecnologia non esageri, e per questo è nata Visiotalent. Un'azienda francese che opera in Italia da tre anni e che è specializzata nel mettere a disposizione delle aziende lo strumento del videocolloquio. Perché - come racconta Andrea Pedrini, Country Manager Italia - «la tecnologia non deve sostituire l'uomo, ma aiutarlo a rendere più semplice i processi. E per questo, noi che siamo tech, crediamo nell'approccio human».

Insomma, nata per opera di due ragazzi francesi frustrati dalle risposte ricevute nella ricerca di un'occupazione, Visiotalent non si sostituisce ai manager di ricerca personale, ma li affianca: «Il punto di partenza è il Le faremo sapere. O peggio: se entro 15 giorni non riceve nostre notizie... Visto con gli occhi di un cadidato è terribile: ti senti già scaricato dall'inizio...». Così ecco l'idea: inserire un supporto digitale in un percorso che deve restare più umano possibile: «Per una posizione oggi arrivano migliaia di risposte - sppiega Pedrini -: noi uomini siamo una specie analitica, ma come facciamo a leggere migliaia di Cv?». Già, il curriculum vitae, che per certi versi sta diventando sempre meno importante: «Oggi conta meno, così come il voto di laurea. E sono cambiati i parametri: è l'azienda che non deve farsi sfuggire i migliori talenti. E deve saper farsi scegliere».

E allora: come funziona Visiotalent? «La piattaforma viene comprata da un cliente e inserita dentro al contesto in cui fa talent acquisition. Noi costruiamo il progetto di attrazione di candidati e mettiamo in opera la piattaforma: come farla funzionare lo decide l'azienda». Poi c'è la parte umana, si diceva: «Il videocolloquio è studiato per essere semplice e amichevole, ed anche per far conoscere la realtà per cui ci si candida con immagini. Si fa nel momento in cui si è più a proprio agio, vengono chieste risposte video o scritte. Che di solito servono a chi assume di conoscere le persone giuste da vedere ancor prima dell'inizio dei colloqui fisici. Il risultato? La stima in Francia è che il 30% dei lavoratori passati da questo percorso, senza il colloquio video non sarebbero stati assunti». Dunque alla fine l'obbiettivo è abbinare il candidato migliore all'azienda migliore, senza che lo decida il computer solo sulla base dei numeri. E d'altronde, chiude Pedrini, è il mondo del lavoro a richiederlo: «Ormai non tutti i direttori finanziari e gli amministratori delegati vengono da studi economici: molti di loro hanno fatto quelli umanistici.

Visiotalent aiuta a risolvere ogni dubbio».

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