Claudia Passa
Per scrivere la parola fine manca solo il sigillo dellufficialità. Dopodiché, salvo colpi di scena dellultimo minuto, la parabola di Giovanni Catanzaro sarà giunta al suo coronamento. Nelle ultime ore le voci anticipate dal Giornale sullimminente conferimento dellincarico di comandante della Polizia municipale allattuale capo «interinale» si sono andate intensificando. E nel quartier generale latmosfera che si respira è ormai quella di una partita prossima alla conclusione. Con un risultato pressoché scontato: Catanzaro alla guida del Corpo, e come vice, con ogni probabilità, i giovani Angelo Giuliani e Donatella Scafati.
Visti i precedenti, in pochi ci avrebbero scommesso fino a un paio di giorni fa: dopo il suo primo insediamento in Campidoglio, infatti, Walter Veltroni trasferì Catanzaro dal I gruppo dopo quasi ventanni. Lo destinò a via della Consolazione, ma sulla poltrona più ambita preferì chiamare e pagare - un ufficiale del padovano. Il potente dirigente che aveva resistito due decenni a via Montecatini è rimasto per 4 anni in seconda linea. Fino a giugno, quando è iniziato il lungo interim, e liter di una decisione sofferta che fino a 48 ore fa sembrava aver imboccato tuttaltra strada: largo ai giovani, e via a quel rinnovamento più volte promesso a un Corpo ormai allo stremo. Dice chi lo conosce bene che difficilmente Catanzaro sarebbe rimasto nella Municipale se a comandarla fosse stato nominato un dirigente scelto fra le nuove leve. Addirittura si vocifera che sarebbero state tentate senza successo strade alternative, per destinare altrove lufficiale e superare lo scoglio dellanzianità. Poi attorno al toto-nomine è sceso il silenzio, e chi è avvezzo ad interpretare i rituali della politica non ha tardato a capire. Qualcosa era accaduto, e nonostante la contrarietà di un vasto schieramento sindacale, nonostante i veti di alcuni settori dellamministrazione direttamente interessati, nonostante lo stesso primo cittadino non abbia mai dimostrato nei fatti una particolare predilezione per Catanzaro, il dado è stato tratto.
Lincarico non durerà molto, probabilmente un solo anno. Ma la scelta, se confermata, avrà diversi significati. Qualcuno parlerà di fallimento dellamministrazione, perché riflettono gli addetti ai lavori - 5 anni di dirigenza esterna e 4 mesi di interim si giustificano solo se la decisione finale è di portata dirompente, se segna una brusca sterzata rispetto al passato. Non si giustificano se il dirigente prescelto, e dunque reputato il migliore in campo, era «su piazza» già 4 mesi fa, e lo era anche 5 anni fa. Non solo: se il comandante interinale riceverà linvestitura, leterna rivalità fra Rutelli e Veltroni avrà impresso il sigillo del contrappasso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.