Suona lorchestrina in piazza De Ferrari, mentre il Titanic di Claudio Burlando affonda. Ieri, in giunta, sorrisi e pacche sulle spalle. Come se nulla fosse accaduto. Tanto che alla fine si scopre che lunica ad attaccare apertamente il compagno-rivale è la «solita» Marta Vincenzi.
Il governatore al timone della giunta regionale però liceberg lha già avvistato. Sa che è bello grosso e che non può dargli scampo. Per cui ha ordinato la virata, anzi ha ordinato ai suoi «alleati» dellIdv e del partito che si autodichiara «Con Claudio Burlando» di dare macchine indietro tutta. Di ritirare insomma lemendamento con cui si chiede la cancellazione dei sei assessori esterni, vero monumento allo spreco e alla casta dei politici in un momento di crisi generale. Nonostante lorchestrina in giunta ieri suonasse buona musica, Burlando ha spento i sorrisi in vista della riunione di maggioranza che si terrà oggi. «Ci sono tre possibilità - ha tagliato corto il governatore -.
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