Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Affermazione sacrosanta, ma incompleta.
Non è contemplata la difesa del primo dei diritti: il diritto - connaturale, originario ed inalienabile di ogni uomo innocente- innanzitutto a vivere.
E qui sta il fronte decisivo. Egregio Sindaco, perché non organizza allora la «settimana del diritto alla vita»? Una città ed una società si possono definire civili se offrono possibilità, anche di salvezza, agli esseri umani che ne fanno parte. Perché, in merito, non viene promossa l'istituzione delle civilissime «culle per la vita» e la costruzione di ulteriori case di accoglienza, in modo da aiutare quelle cittadine che, pur non volendo prendersi cura del proprio figlio, vorrebbero comunque dargli la possibilità di vivere? Venga incontro a queste donne, sicuramente disperate e coraggiose.
E poi, tutti lo sanno, la scienza ha fatto enormi passi in avanti e riesce in modo egregio a salvare gravi prematuri, vite (talvolta intervenendo nel grembo materno) di creature che presentano patologie, anche rare, che fino a qualche tempo fa non davano la minima speranza di sopravvivenza.
Perché, allora, non incentivare e sostenere ulteriormente gli sforzi di chi agisce in questo senso? E perché non se ne sente parlare di più?
Forse perché l'alto, altissimo muro erto dalla sinistra, in nome di qualche malintesa «libertà», e non scalfito dal pensiero liberale, incomincerebbe a creparsi per poi, molto lentamente, crollare?
Sarebbe, invece, auspicabile che le istituzioni si occupassero di questi importanti temi mettendo da parte ogni pregiudiziale politica ed ideologica, e questo perché parliamo della salvezza di vite umane.
*comitato «Forza della Verità»
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