Abdoul Salam Guiebre, detto «Abba», 19 anni, di colore, italiano ma originario del Burkina Faso, è stato ucciso a sprangate allalba del 14 settembre 2008, in via Zuretti a Milano, da due baristi, padre e figlio, Fausto e Daniele Cristofoli, 51 e 31 anni, dopo avere rubato, con altri due ragazzi, anchessi di colore, un pacchetto di biscotti dal loro bar. L'omicidio scatenò dure proteste a Milano, dopo che gli amici di Abba raccontarono agli inquirenti di insulti razzisti («Sporchi negri») lanciati verso di loro dai due commercianti. Il 20 aprile di questanno è cominciato al palazzo di giustizia di Milano, davanti al gup Nicola Clivio, il processo con il rito abbreviato. Ieri è arrivata la sentenza per i due imputati che sono stati condannati a 15 anni e 4 mesi di reclusione, con laggravante dei futili motivi, mentre è stato escluso il movente razziale.
Nella sua requisitoria il pm Roberta Brera aveva chiesto per entrambi 16 anni e 8 mesi. I legali della famiglia di Abdoul, Mirko Mazzali e Luca Troyer, hanno chiesto un risarcimento di 631 mila euro. Ieri il gup ha riconosciuto una provvisionale di 100mila euro.Violenza e insulti contro il 19enne
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