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Violenza in pieno giorno Baby-molestatori scatenati

Val Melaina, commessa sfugge per un soffio allo stupro: due ragazzini romeni la palpeggiano poi fuggono alle sue urla

Gabriele Rossi

Molestata, quasi violentata in mezzo alla strada, in pieno giorno, da due minorenni romeni, arrestati poco dopo dalla polizia. È successo martedì mattina (ma la notizia è stata diffusa soltanto ieri) in via Cabrini, a Val Melaina.
La vittima è una commessa di 26 anni, che lavora in un negozio d’abbigliamento della zona. Intorno alle dieci del mattino la ragazza stava andando come ogni giorno al lavoro e stava percorrendo a piedi via Monte Cervialto, quando è stata avvicinata dai due romeni, N.F. e C.P., che l’hanno apostrofata con frasi pesanti. Non si trattava di un episodio isolato. Già nei giorni scorsi, infatti, come la commessa ha raccontato poi alla polizia, la coppia di minorenni l’aveva presa di mira con frasi offensive e commenti volgari, sempre alla stessa ora e nello stesso luogo. Martedì mattina, però, la situazione si è aggravata. Non appena hanno visto la loro vittima avvicinarsi sul marciapiede i due romeni, che da mesi stazionano agli incroci di Val Melaina per lavare i vetri delle automobili, non hanno perso l’occasione di offendere ancora la commessa. Non contenti l’hanno seguita per qualche decina di metri e obbligata con le maniere forti a percorrere una strada diversa dal solito per raggiungere il negozio. Per sfuggire ai due ragazzi che la tallonavano, infatti, la giovane ha imboccato via Cabrini ma, in un luogo isolato e accanto a un’aiuola con alcuni cespugli, è stata aggredita alle spalle. I due lavavetri hanno immobilizzato la commessa, l’hanno palpeggiata nelle parti intime e quindi l’hanno fatta cadere sull’erba cercando poi di trascinarla dietro i cespugli per violentarla.
La decisa reazione e le grida terrorizzate della vittima, tuttavia, hanno fermato i due aggressori che hanno tentato di darsi alla fuga dopo aver abbandonato la ragazza sotto choc. Fortunatamente nella zona c’era una pattuglia in borghese della squadra di polizia giudiziaria del commissariato Fidene-Serpentara che è subito intervenuta bloccando i due romeni dopo una breve colluttazione. N.F. e C.P., già protagonisti di altre aggressioni, sono stati condotti in commissariato dopo che la vittima ha sporto denuncia nei loro confronti e quindi sono stati arrestati per violenza sessuale aggravata.
Per ordine del Tribunale del Minorenni, i romeni sono stati quindi accompagnati nel centro di accoglienza in via Virginia Agnelli in attesa della convalida dell’arresto. I due abitano con le loro famiglie nel campo nomadi in via Appia e non avevano documenti d’identità. In ospedale sono stati sottoposti a esami radiologici per stabilire con esattezza la loro età, che dovrebbe aggirarsi per il primo fra i 14-16 anni e per il secondo fra i 16-17 anni.
Le indagini sulla violenza sessuale comunque proseguono. La polizia, che nella zona di Val Melaina sta eseguendo da giorni controlli a tappeto per contrastare fenomeni come l’abusivismo commerciale, lo sfruttamento della manodopera minorile e clandestina e l’accattonaggio ai semafori, ha identificato numerosi cittadini stranieri, molti dei quali minorenni, che ogni giorno si danno appuntamento nei pressi degli incroci del quartiere per vendere merce, lavare i parabrezza delle auto o chiedere l’elemosina.

Proprio le attività svolte da N.F. e C.P. che, secondo gli investigatori, potrebbero essere legati a un’organizzazione di sfruttamento dei minorenni che si occupa del loro trasporto quotidiano dal campo nomadi in via Appia fino a Montesacro.

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