Violenza xenofoba a Berlino italiano ferito dai naziskin

Prima gli insulti poi i colpi con le mazze da baseball. Trentenne cagliaritano finisce all’ospedale dove viene operato d’urgenza

Salvo Mazzolini

da Berlino

Chi ha un aspetto spiccatamente mediterraneo e si trova in Germania di questi tempi è bene che prenda qualche precauzione. Soprattutto deve evitare di andare in giro da solo di notte in zone poco frequentate dove può succedere di imbattersi in un gruppo di «teste rasate» alla caccia di chi non abbia un aspetto marcatamente tedesco per riempirlo di botte.
Ne sa qualcosa un italiano di 30 anni che, nella notte tra sabato e domenica, è stato aggredito a Berlino da tre ragazzotti che gli hanno chiesto di quale nazionalità fosse e quando hanno saputo che era italiano lo hanno selvaggiamente picchiato con mazze da baseball gridando «Scheiß Ausländer» (straniero di merda) e sono poi fuggiti. Ora il malcapitato si trova nell’ospedale di Friedrichheim dove è stato operato d’urgenza. Non è in pericolo di vita ma le sue condizioni sono state definite gravi dalla polizia per le lesioni riportate al viso e agli arti inferiori. L’agguato è avvenuto all’una di notte nel quartiere di Prenzlauerberg, nella zona orientale della capitale.
Prenzlauerberg è un quartiere abitato prevalentemente da studenti e artisti e con una forte componente di stranieri, quindi uno dei bersagli preferiti delle squadracce xenofobe che negli ultimi tempi sono tornate a far sentire sempre più spesso la loro presenza con insulti e pestaggi contro cittadini dall’aspetto non propriamente nordico. Alcune settimane fa a Potsdam, vicino a Berlino, un etiope è stato accoltellato e ridotto in fin da vita da un gruppetto di teste rasate mentre aspettava l’autobus: sempre di notte e in una zona poco frequentata.
L’ultima vittima si chiama Gianni Congia ed è originario di un paese in provincia di Cagliari. È in Germania da sette anni e da tre si era trasferito a Berlino dove ha fatto vari mestieri. Il suo ultimo impiego era come gelataio in uno dei tanti «Eiscafe» italiani di Berlino. Sabato sera si era dato appuntamento con altri connazionali per andare a mangiare una pizza in un locale di Prenzlauerberg. All’uscita il gruppo di amici si separa e Congia si avvia da solo verso la stazione della metropolitana all’angolo tra la Schönhauser Alle e la Eberswaldstrasse. È qui che viene avvicinato da tre teste rasate in tenuta neonazista: giubboto di pelle nere e scarponi chiodati. Uno gli chiede una sigaretta, un altro la nazionalità. Quando il povero malcapitato risponde che non ha sigarette perché non fuma e che è italiano, uno dei tre tira fuori una mazza da baseball che teneva nascosta dietro la schiena e comincia a picchiarlo selvaggiamente mentre gli altri due infieriscono con calci e pugni. Quando la polizia arriva, trova Congia steso a terra sanguinante e in stato di shock. Durante la notte è stato operato al ginocchio destro ed è in prognosi riservata.
«Un episodio vergognoso, faremo ogni sforzo per trovare i colpevoli», ha detto il ministro dell’Interno del Land di Berlino in un’intervista che esce oggi sul Tagesspiegel. Da parte delle autorità tedesche è evidente la preoccupazione per l’aumento degli episodi di violenza xenofoba registrati negli utimi tempi. Attacchi ai centri che ospitano gli «Asylanten», gli extracomunitari giunti in Germania clandestinamente, scritte ingiuriose sui muri dei quartieri prevalentemente abitati da stranieri, atti di vandalismo contro i negozi dei turchi, la comunità straniera più numerosa. Dalle indagini del ministero dell’Interno risulta che i militanti dei gruppi xenofobi sono numericamente irrilevanti, appena poche migliaia.

Ma è una minoranza sempre più pericolosa. Fra meno di quattro settimane la Germania ospiterà i Mondiali di calcio e sarà al centro dell’attenzione internazionale. Ma il rigurgito neonazista rischia di rovinare la festa.

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