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Un virus nel computer manda in tilt la Cnn

La tv americana colpita in diretta dal «verme» Zotob: infettati anche i pc del «New York Times» e della «Abc»

Un virus nel computer  manda in tilt la Cnn

Eleonora Barbieri

Attacco in diretta. Sugli schermi della Cnn. Le telecamere della televisione americana sono sempre le prime ad arrivare (quasi) ovunque ma, questa volta, non hanno avuto bisogno di spostarsi troppo. L’assalto è avvenuto in redazione, ai computer dove i giornalisti stavano cercando di lavorare; senza riuscirci, perché i loro pc, come quelli di decine di altre aziende in tutto il mondo, erano stati colpiti da un potentissimo virus.
Si chiama «Zotob», o forse «Ircbot.worm», o potrebbe trattarsi anche di «Rbot.cbq»: varianti di un «verme» che ha iniziato a diffondersi sul web non appena la Microsoft, il 9 agosto scorso, ha ammesso l’esistenza di tre falle nei sistemi di sicurezza di Windows 95, 98, Me, Ne, 2000 e Xp. Anche se, fino ad ora, i computer infettati in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Asia fino alla Germania, sono stati quelli equipaggiati con la versione 2000.
Il segreto di «Zotob» e dei suoi eredi è la velocità: si riproducono all’interno di Windows modificando i file temporanei fino a bloccarli, così il pc smette improvvisamente di funzionare oppure è necessario riavviarlo in continuazione.
È quello che è successo l’altro pomeriggio nelle sale della Cnn, ma non solo: anche i computer della Abc, della Associated Press e anche le reti di Time, del Financial Times e del New York Times sono stati colpiti dal «verme». Tanto che sulla tv Usa lo sgombero dei coloni dalla Striscia di Gaza è passato in secondo piano, per far posto agli aggiornamenti sull’«epidemia» in corso. Microsoft ha già avvisato i clienti di aver messo a disposizione nuovi antivirus sul proprio sito: il problema però, per molti, è riuscire ad installarli, visto che il pc non funziona. Nella contea di San Diego, in California, secondo la tv americana Cbs sarebbero state infettate circa 12mila macchine. Un problema che le autorità pensano di riuscire a risolvere assoldando duecento persone che, in quattro giorni, dovrebbero riuscire ad aggiustare i danni - guarendo una media tremila pc al giorno.
I quotidiani sono alla fine comparsi nelle edicole in orario; i telegiornali sono andati in onda regolarmente - anche se, secondo il Wall Street Journal, i giornalisti della Abc si sono dovuti rassegnare a battere i testi delle edizioni serali su macchine da scrivere elettriche.
Da Atlanta a New York, fino alla sede londinese del Financial Times - tutti colpiti, in quella che, secondo l’agenzia finlandese per la sicurezza informatica, la F-Secure, sarebbe una vera e propria guerra fra gli stessi produttori di virus. Tanto che il perfido «Bozori» riuscirebbe ad eliminare persino il rivale «Zotob».

Una nuova generazione di «vermi» che tiene onore al proprio soprannome anglosassone: «malware», «malicious software» - talmente maligni da includere, tra le specie, anche un modello «Troiano», in memoria dell’omerico cavallo.

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