Si conclude domani la Settimana per la Prevenzione Oncologica: significa anche poter trovare in alcune farmacie un «kit» di dieta mediterranea della Lilt con olio extravergine, salsa di pomodoro e pasta. «Prevenire è vivere», questo il motto della Lega Tumori e un altro, «La salute vien mangiando», presenta sui dépliant divulgativi l'utilità dell'olio extravergine che con i polifenoli ha azione bloccante e antiproliferativa dei carcinogeni.
L'iniziativa «Ancoradonna», progetto di sostegno a chi sta affrontando terapie oncologiche, è stato avviato prima di Natale dalla sezione di Genova della Lilt con presidente Andrea Puppo, che ha esperienza diretta di ginecologo all'Ist (Istituto Tumori) e l'entusiasmo dei suoi 36 anni. Ha fede non solo nel poter migliorare la qualità di vita dei pazienti, ma nella cura di sé, spirito e fisico, determinante alla guarigione e contro le recidive.
«Ancoradonna», tramite volontari, assicura il trasporto da casa all'ospedale per la terapia e il servizio di accompagnamento per le attività del progetto. Queste si svolgono alla Casa Amici di corso Europa 44/1 (a meno di 200 metri dall'ingresso principale dell'ospedale di San Martino). Sono 14 stanze che da dodici anni la Lilt ha messo a disposizione per i parenti dei ricoverati (in modo da evitare a chi ha scarse possibilità economiche le spese in albergo) e per le persone curate in Day Hospital.
Le attività previste dal progetto prevedono: acconciatore, visagista, dermatologo (la cura passa anche dalla pelle, spia della nostra salute), nutrizionista (per ridurre al minimo il rischio di recidive), danzoterapia (il movimento ci è naturale come il respiro, ci può dare coraggio, fiducia, equilibrio), improvvisazione teatrale (liberando la fantasia nello scambio giocoso con altri). «Finora la risposta è stata da parte di una quarantina di donne (tra i 40/55 anni) - spiega Liana Cassone (psicologa e psicoterapeuta) che si occupa del coordinamento e dell'accoglienza per capire le aspettative delle donne e quali servizi le interessano -. Abbiamo presentato le attività del progetto in schede di sintesi che i caposala, gli infermieri, i dottori possono dare alle donne; i sanitari sono i primi referenti nel momento di diagnosi o nelle terapie continuative. Lavoriamo in rete con loro in modo che la persona si senta sostenuta. Le attività sono individuali o di gruppo, per la condivisione tra persone in una situazione simile. In questi primi mesi sono rimasta colpita da quanto siano motivate le donne a scoprire le loro risorse: anche chi pensa di non aver inclinazione per danzare, è aperta all'ascolto e curiosa di provare, altre invece vogliono solo pensare ad altro, dedicarsi a qualcosa che le porti lontano dalla malattia».
La formulazione in schede appare funzionale e ne ho avuto la prova quando Gloriana del «Crazy Hair» di Nervi, che ho visto bambina solare, poi mamma riflessiva con due figli, me ne ha messo in mano il mazzetto. Nel progetto Gloriana, che per la bravura ha ottenuto il riconoscimento di una targa d'argento, si occupa delle acconciature e ogni donna sa quanto ci faccia star meglio aver la testa in ordine anche quando, come è scritto nella scheda, «i capelli sono presi nell'armadio come un vestito».
La prevenzione operata dalla Lilt si svolge nelle scuole e con i servizi di diagnosi nel Poliambulatorio di via Caffaro 4/1 (tel.0102530160, orari 9-13/14-18; Ist: tel. 0105600309, 9-13).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.