Nessuna istruzione dall'esterno. Così Ignazio Visco "blinda" la Banca d'Italia, ricordando - durante l'assemblea annuale dei partecipanti - che "in base ai trattati sottoscritti dall’Italia e dagli altri Stati membri dell’Unione europea, i componenti dei suoi organi non possono sollecitare o accettare istruzioni né da organismi pubblici, nazionali o europei, né da soggetti privati".
Come racconta il Corriere, si tratta di una risposta al pressing del Movimento 5 Stelle sulla commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche. "Nell’ambito degli indirizzi definiti dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea l’Istituto esercita le sue funzioni in autonomia e indipendenza, dando conto del proprio operato secondo il principio di trasparenza", ha sottolineato ancora Visco, "I partecipanti al capitale della Banca d’Italia non hanno alcun diritto sulle riserve auree e valutarie della Banca d’Italia, la cui detenzione e gestione costituisce uno dei compiti fondamentali assegnati alle banche centrali dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea".
E il Tempo racconta anche di un pranzo "decisivo" proprio tra Visco e il premier Guseppe Conte per "fare il punto sulla situazione economica".
Un faccia a faccia servito - assicura il quotidiano - a mettere a punto "il nuovo assetto di vertice di Bankitalia" con Fabio Panetta nel ruolo di nuovo direttore generale e i suoi vice, Daniele Franco e Alessandra Perrazzelli. Un direttorio che potrebbe rivelarsi "un osso duro" per l'attuale maggioranza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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